“La strada nella roccia”: un progetto che valorizza la via romana delle Gallie

Un progetto costato 266mila euro per ridare lustro a quella che è stata fra le prime opere pubbliche romane in Valle d’Aosta. L'assessore Rini: “La Valle d’Aosta è stata crocevia di strade, persone, merci, ma soprattutto crocevia di idee".
Un tratto della via romana delle Gallie
Economia

“La Valle d’Aosta è stata crocevia di strade, persone, merci, ma soprattutto crocevia di idee. E la valorizzazione della via romana delle Gallie ormai si imponeva da tempo”. Così Emily Rini, assessore regionale alla Cultura, ha presentato il progetto realizzato in partenariato con l’Archeologia cantonale del Vallese.

L’iniziativa prevede attività per la valorizzazione, l’allestimento, la comunicazione dell’intero tracciato di quella che fu fra le prime opere pubbliche romane in Valle d’Aosta. Negli ultimi decenni del primo secolo avanti Cristo, infatti, l’Impero Romano iniziò a guardare oltre le Alpi per espandersi verso le Gallie non prima di aver sottomesso e distrutto la civiltà dei Salassi.

Per dare risalto a questa incredibile opera stradale è stato realizzato un video promozionale, realizzato grazie alle risorse del progetto, con riprese che coprono tutto il tracciato della strada romana, da Pont-Saint-Martin verso Donnas, Montjovet, Saint-Vincent, Châtillon per arrivare ad Aosta e proseguire da un lato fino al Colle del Gran San Bernardo e dall’altro, soffermandosi sui siti di interesse ancora visibili nei comuni di Introd, Avise, Arvier, Pré-Saint-Didier e La Thuile, fino al Colle del Piccolo San Bernardo.

Il progetto, finanziato nell’ambito del programma di cooperazione territoriale transfrontaliera Italia – Svizzera 2007-2013 è costato 266 mila euro, di cui 33 mila euro di quota FESR (provenienza comunitaria) e 11 mila euro di contributo statale.
 

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