“La tassa di soggiorno è contro lo sviluppo economico”

A sostenerlo è Federconsumatori: “In una Regione con il pedaggio autostradale tra i più cari d’Italia e con un collegamento ferroviario molto disagiato, l’introduzione della tassa di soggiorno può avere solo un ritorno negativo”.
Economia, Politica, Società

Anche Federconsumatori si schiera contro la tanto discussa “imposta di soggiorno” che dopo la decisione presa dal Consiglio regionale nell’ultima seduta dell’Assemblea, potrà essere richiesta ai turisti, fino ad un massimo di 5 euro per notte, da tutti i comuni valdostani che decideranno di applicarla.

“E’ un atto è un atto profondamente sbagliato – spiega l’associazione – perché tassare i turisti, che con il loro soggiorno portano ricchezza sul territorio, è inopportuno. Il turismo è il settore economico con maggiore capacità di risposta alla crisi, anche in una Regione come la nostra profondamente colpita da fenomeni di deindustrializzazione e di disoccupazione. L’introduzione di una tassa che colpisce i flussi turistici rischia di compromettere ulteriormente lo sviluppo economico della Valle”.

Inoltre, secondo Federconsumatori, il mancato coordinamento tra Regioni e Comuni sulla tassa di soggiorno “finirà con inasprire la concorrenza fra le varie località turistiche, proprio in un momento in cui la difficile situazione del mercato dovrebbe indurre a una forte coesione. In una Regione con il pedaggio autostradale tra i più cari d’Italia e con un collegamento ferroviario molto disagiato, l’introduzione della tassa di soggiorno può avere solo un ritorno negativo”.

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