Le imprese valdostane sondate dalla Chambre snobbano il digitale

Al sondaggio somministrato a marzo hanno risposto 1942 aziende, il 17,5% delle 11.105 imprese attive al 31 dicembre 2023. Emerge un quadro economico positivo e si rivela anche un certo ottimismo.
Presentazione sondaggio Chambre
Economia

Credono poco nel commercio online e non sono particolarmente interessate a fare investimenti in ambito digitale. Ma sostanzialmente godono di buona salute, con fatturati e forza lavoro stabili o in crescita.

La tendenza emerge dal sondaggio che la Chambre Valdôtaine ha somministrato, a marzo 2024, alle aziende valdostane per fotografarne il quadro economico valdostano. I risultati sono stati illustrati questa mattina a Palazzo regionale  da Maria Angela Buffa, dell’Ufficio studi della Chambre nel corso dell’incontro intitolato “Le imprese raccontano. Il quadro economico attuale e le sfide future”.

La premessa dovuta è che al sondaggio hanno risposto 1942 aziende, il 17,5% delle 11.105 imprese attive al 31 dicembre 2023. Un numero significativo, per la Chambre anche rappresentativo del tessuto economico valdostano. Il 70% delle aziende rispondenti sono microimprese, con meno di 5 addetti e fatturati medio bassi: quasi il 30% ha ricavi inferiori a 50mila euro annui. Tra i settori più rappresentati dai questionari emergono il turismo (18,9%) e il commercio (17,3%).

Imprese valdostane in buona salute

“Nonostante le difficoltà, le guerre, i prezzi energetici, tutti aspetti che hanno avuto un rilievo per l’aumento del costo di produzione delle le aziende, abbiamo fotografato un andamento buono e registrato anche un certo ottimismo nelle imprese valdostane” ha sottolineato Roberto Sapia, Presidente della Chambre in apertura dei lavori.  A dimostrarlo ci sarebbero due aspetti fondamentali per la salute delle imprese: occupazione e ricavi.

Il 15,4% delle imprese intervistate hanno aumentato nel 2023 il proprio organico – un dato leggermente superiore al 12,7% che le stesse avevano previsto nel sondaggio dell’anno precedente – mentre il 74,7% ha dichiarato una stabilità della forza lavoro. E per il 2024 le proiezioni evidenziano situazioni di organico sostanzialmente stabili: quasi l’80% non prevede variazioni nel numero dei propri occupati e l’11,2% stima di ampliarlo. Curioso, poi, che il 55% delle realtà non dichiari problemi di reperimento di personale nonostante i ricorrenti appelli e allarmi lanciati, a partire dalla  fine della pandemia, dal mondo economico valdostano.

Il sondaggio conferma anche il trend di crescita dei fatturati delle imprese: il 40,4% delle imprese intervistate aumenta i ricavi, per il 46% rimane invariato e si riduce, rispetto al 2022, la percentuale di imprese che lamentano cali di fatturato (13,7%). Per la maggior parte sono cali inferiori al 32%.

Poca propensione alla digitalizzazione

Se il presente delle aziende valdostane è positivo, lo sguardo verso il futuro sembrerebbe un po’ carente. Il grande fermento sulle nuove tecnologie e il dibattito crescente sulle opportunità e i rischi dell’intelligenza artificiale non sembra, al momento scalfire i progetti futuri delle aziende valdostane.

Solo l’11% delle imprese intervistate  dichiarano di voler investire del digitale, un trend che non subisce scossoni negli ultimi quattro anni. Il dato scende ancora se si analizza il settore del commercio online: 259 imprese tra quelle intervistate (sono il 13%) hanno un canale di vendita online e solo il 4% ha intenzione di investire nell’ecommerce. Sono invece il 24% del campione quelle che prevedono di fare investimenti in tecnologie promosse dal Piano Transizione 5.0, una misura che supporta la digitalizzazione dei processi produttivi e il passaggio a un modello energetico efficiente, sostenibile e basato su energie rinnovabili.

Un invito a invertire la rotta è arrivato dall’Assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy  “Tutte le imprese sono tenute nel loro interesse ad agire per digitalizzare i loro processi, a migliorare la loro sostenibilità, a formare il loro personale a innovare i processi produttivi, non c’è piccolo che tenga” ha sottolineato nel suo messaggio di saluto.

Il focus sulle imprese femminile

Il sondaggio della Chambre ha poi dedicato un apposito focus alle imprese femminili, ovvero guidate da donne, presentato dalla consigliera di parità Katya Foletto e dalla ricercatrice Stefania Graziani.  Le imprese guidate da donne in Valle d’Aosta sono il 23,6%, dato al di sopra della media italiana (22,2%). Nella nostra regione nel 2023 sono aumentate dello 0,2%,unica regione in Italia con trend in crescita insieme al Trentino Alto Adige.

Le imprese femminili dal sondaggio risultano tendenzialmente di piccole dimensioni, con un basso numero di addetti e sono prevalentemente attive nel settore di servizi di ristorazione, nel commercio e nell’agricoltura.

Una risposta

  1. Un invito a invertire la rotta è arrivato dall’Assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy “Tutte le imprese sono tenute nel loro interesse ad agire per digitalizzare i loro processi, a migliorare la loro sostenibilità, a formare il loro personale a innovare i processi produttivi, non c’è piccolo che tenga” ha sottolineato nel suo messaggio di saluto. E se no mi obblighi? Sei un azionista di Nvidia e Google?

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