Legambiente “grave la richiesta di rivedere la valutazione d’impatto ambientale”

Contro la costruzione di una centrale idroelettrica si erano attivati nei mesi scorsi il Consiglio comunale di La Thuile che assieme a Legambiente aveva espresso agli uffici tecnici del Via una serie di obiezioni e la società civile con 528 firme.
La conferenza stampa
Economia

Continua la polemica sul progetto di costruzione di una centrale idroelettrica nella Comba di Verney nel comune di La Thuile. In una nota il Circolo Legambiente Valle d’Aosta esprime preoccupazione sulla richiesta al Comitato tecnico, da parte dell’Assessorato all’Ambiente, di rivedere il parere negativo espresso, nel gennaio scorso, su entrambi i progetti presentati dalla Cva e dalla Santi Energia.

Tra le motivazioni della bocciatura della centrale idroelettrica “la non compatibilità  sotto l'aspetto paesaggistico, del prelievo idrico e della tipologia dei manufatti in un contesto paesaggistico d'alta quota e d'elevato pregio”. Ma secondo la Giunta, tale parere non sarebbe "sufficientemente motivato in quanto le considerazioni espresse paiono riferibili a una condizione paesaggistico – ambientale frequente nel territorio regionale".

“La procedura di revisione
– sottolinea Legambiente – prevista per legge, dovrebbe servire ad armonizzare interessi economici e protezione ambientale: si teme invece una prevalenza indiscriminata dei primi, a scapito dell’ambiente che, lo vogliamo ricordare, se ben gestito rappresenta esso stesso una risorsa, in grado di generare profitti e creare posti di lavoro.“

Contro la costruzione di una centrale idroelettrica si erano attivati nei mesi scorsi il Consiglio comunale di La Thuile che assieme a Legambiente aveva espresso agli uffici tecnici del Via una serie di obiezioni e la società civile che ha presentato ieri al Presidente del Consiglio una petizione firmata da 528 abitanti e villeggianti della località.

“Osserviamo con piacere
– sottolinea la Presidente dell'associazione ambientalista, Alessandra Piccioni – che sempre più spesso cittadini sensibili fanno sentire la propria voce a protezione delle nostre stupende vallate, come nel caso della petizione presentata il 10 marzo. Ci auguriamo che l’Amministrazione regionale, ed in particolare l’Assessorato all’Ambiente, sappiano interpretare questi segni di cittadinanza attiva come un valore importante per la nostra comunità ed accettino il confronto con i cittadini.”

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