E’ una reazione di sconcerto quella espressa dal Comitato esecutivo del CPEL nei confronti della delibera dell’Assessorato alle attività produttive che limita gli abbruciamenti dei materiali vegetali dell’attività agricola dal 1° novembre prossimo.
“Condividiamo certamente i principi che hanno ispirato la deliberazione di giunta come il miglioramento della qualità dell’aria e la tutela dell’ambiente e della salute Pubblica” si legge nella nota stampa inviata dal Cpel. Al centro della contestazione, però, i sindaci mettono la mancanza di attenzione per le pratiche agricole e per le peculiarità della Valle. “Una limitazione all’attività di abbruciamento generalizzata a tutti i 74 Comuni, a partire dal 1° novembre e per un periodo di 4 mesi, indipendentemente dalla quota altimetrica, non tiene conto della peculiarità del territorio” si legge ancora nella nota.
“Gli abbruciamenti invernali di sterpaglie contribuiscono – sottolinea ancora il Cpel – in modo rilevante al mantenimento del territorio e dell’ambiente in tutta la regione. Introducendone il divieto si va a penalizzare un settore già in difficoltà, con il rischio di disincentivare l’azione spontanea di mantenimento del territorio, soprattutto nella vallata centrale e nelle zone maggiormente a ridosso del Canavese”.
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Io penso che più che una limitazio ne si dovrebbe usare il buon senso Io abito a Saint Christophe in qualunque momento accendono fuochi ma il triste che spesso è sterpaglia verde con un fumo incredibile per cui se l’ essere umano è ignorante e’ giusto dei paletti