“Le linee guida previste nel Piano del miglioramento della qualità dell'aria non sono evidentemente sufficienti", spiega Legambiente Valle d'Aosta, che chiede alla politica di intervenire per trovare soluzioni alternative ai roghi ricordando il divieto che vige nelle regioni del Nord Italia.
Ora non si potrà bruciare tra il primo novembre e il primo febbraio, 15 giorni prima della proposta iniziale. I sindaci valdostani avevano già chiesto a gran voce una modifica. Stanziati anche 480 mila euro per il dissesto idrogeologico e calamità.
“Non vorremmo che si disincentivasse l'azione, spesso eroica, di mantenimento del territorio che è legata da sempre a queste pratiche”, la posizione dell'Assemblea. Dopo il rinvio di maggio, arriva finalmente il parere favorevole al Piano rifiuti.
Superati su Aosta e nel fondovalle i valori obiettivo del benzo(a)pirene, inquinante, accertato come cancerogeno per l’uomo. La delibera passata in Giunta lunedì dovrà passare ora all'esame dei sindaci.