Lo zafferano raggiunge il Monte Bianco e si adatta a Sua Maestà adagiandosi nella bellissima Val Veny: la sfida è quella di Alessia Bonaventura e Arturo Di Leo, una giovane coppia che ha deciso di tentare la sfida e coltivare il fiore dal prezioso pistillo proprio qui, a 1600 metri di altitudine, andando a occupare un appezzamento di terreno che era di Mario Revel, il nonno di Alessia, da qui il nome Azienda Revel, nata un anno fa.
A settembre Arturo e Alessia vedono i bulbi fiorire e l’avventura, che fino a quel momento era un tentativo, diventa realtà. Il ciclo delle piante di zafferano è particolare poiché sono piante inverse: vanno in fiore quando le altre sono a riposo e viceversa, questo comporta che vengano piantate ad agosto, fioriscano fra ottobre e novembre (resistendo fino a -20°), vengano raccolte poco dopo e diano di nuovo il via a tutto con bulbi che possono produrre per 3-4 anni di fila, fiorendo e seccando a seconda dei mesi. La raccolta di Arturo e Alessia inizia a ottobre: “Abbiamo visto con enorme soddisfazione la fioritura dei bulbi qui in località La Gabba ai 1590metri della Val Veny, e a ottobre abbiamo raccolto; per ora siamo sui 300metri quadrati di campo e arriviamo ai 100gr di prodotto. Anche se sembra poco è tantissimo perché si tratta di pistilli. Raccogliamo intorno alle 14 ogni giorni, per lasciare che la mattina aiuti i fiori e per evitare le ore più fredde del giorno, perché comunque in Val Veny il clima è quello di alta montagna; i fiori escono bene e siamo davvero soddisfatti anche della quantità oltre che della qualità”.
L’Azienda Revel lavora solo i pistilli, che vende in barattoli, ma con la produzione monferrina, e in accordo con una compagnia del Piemonte, produce anche i famosi zuccherini alcolici, tipici del dopo pasto, e che sono ovviamente profumati allo zafferano. Se l’altezza è la vera sfida della coppia di giovani, nel futuro di Alessia e Arturo ci sono nuove avventure: “Vorremmo specializzarci ovviamente nella produzione di zafferano e ampliare i nostri terreni, ecco perché cerchiamo nuovi appezzamenti qui a Courmayeur e in particolare in Val Veny, ma sicuramente più avanti vorremmo cercare nuove vie come la coltivazione di menta, frutti di bosco e vedremo”.