"Le api escono già un giorno su quattro e quando lo fanno trovano i fiori rovinati". La pioggia unita al calo di temperature sta duramente segnando la produzione di miele valdostano. Ogni anno in media il raccolto dei 400 apicoltori valdostani si aggira intorno ai 1.200 quintali. "Quest’anno – spiega Sergio Giovannoni del Consorzio apistico valdostano – siamo già al di sotto del 50%"
Una situazione che accomuna tutto il Nord Italia. "Il maltempo ha iniziato a marzo, ora siamo ad agosto e non è ancora finito. L’anno scorso invece abbiamo avuto una brutta primavera ma poi il tempo si è aggiustato" aggiunge Giovannoni.
I riflettori sono puntati anche sul mondo della viticoltura. "La situazione è critica ma la stiamo per il momento ben gestendo. – spiega Eleonora Charrère dell’Azienda vitivinicola Les Crêtes – Con l’umidità il rischio è l’insorgere di muffa o botrite ma con i giusti trattamenti siamo riusciti a tenerle sotto controllo. Per fortuna poi da noi non ha grandinato" Le speranze sono riposte ora su agosto. "Adesso arriva per la vite il momento più importante, c’è bisogno di sole e quindi speriamo che arrivi altrimenti tutto il processo si rallenta e la stagione si allunga".
Tagli in ritardo ma danni contenuti ancora nella media per il fieno valdostano. "Qualcuno – spiega Ezio Mossoni di Coldiretti – è messo male e deve effettuare ancora il primo taglio, altri il secondo mentre di solito in agosto si fa il terzo. Il lavoro diventa sicuramente duro negli alpeggi con alcuni allevatori che cominciano a segnalare differenze di rendimento sulla produzione del latte".