Ammonta a ben 200 milioni di euro la cifra stanziata dalla nuova Manovra firmata dall’esecutivo di Giorgia Meloni a favore di impianti di risalita a fune e impianti di innevamento. Grazie allo specifico fondo in istituzione da parte del Ministero del turismo, anche una regione totalmente montuosa e prettamente a vocazione turistica quale la Valle d’Aosta potrà sperare di implementare nonché di incentivare la propria offerta tanto estiva quanto soprattutto invernale.
Il fondo
Le risorse previste dal nuovo fondo ministeriale saranno ripartite in 30 milioni di euro per l’anno 2023, 50 per il 2024, 70 per il 2025 e 50 milioni per l’anno 2026, nonché orientate alla realizzazione di interventi di ammodernamento e manutenzione delle strutture site nelle località montane.
Al fine di garantire standard di sicurezza adeguati per scongiurare possibili tragedie e per ripensare il paesaggio in funzione del progressivo scioglimento dei ghiacciai, il denaro potrà essere destinato alla dismissione di impianti di risalita non più utilizzati od obsoleti.
Inoltre, parte di tale cospicuo investimento pluriennale potrà essere fruita dai gestori per la conversione o il potenziamento dei propri sistemi di stoccaggio tramite snowfarming. In tale direzione, il Governo si ripromette di attivare sulla base di validità e fattibilità un totale di 7 progetti pilota in chiave sperimentale per un totale di 1 milione di euro per ciascuno degli anni che vanno dal 2023 al 2026.
Il miglioramento dell’offerta
Al succitato stanziamento va a sommarsi peraltro il cosiddetto “Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo”, il quale prevede di dedicare rispettivamente 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 8 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 a incrementare la competitività dei lavoratori del comparto turistico. Tra gli scopi prioritari di tale provvedimento figurano anzitutto la formazione di nuovo personale e la riqualificazione di quelli già in essere attraverso apposite scuole di eccellenza che garantiscano percorsi di alta formazione e specializzazione ed una preparazione di livello internazionale in ambedue gli ambiti di accoglienza e ristorazione. Accanto a ciò, sono previsti sforzi nel rafforzamento delle competenze degli operatori di settore attraverso cicli di aggiornamento continuo, nell’inserimento dei professionisti all’interno del mercato del lavoro nonché nell’ampliamento dei bacini di offerta per impieghi correlati al comparto.
Piccoli comuni
Sono invece 10 milioni per il 2023 e 12 milioni sia per il 2024, sia per il 2025 i fondi che la Manovra investirà a favore dei piccoli comuni a vocazione turistica con meno di 5 mila abitanti affinché essi si impegnino nel finanziare progetti di valorizzazione territoriale nonché interventi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Contro il crescente spopolamento, peraltro peggiorato tanto dalla recente crisi energetica quanto dalla incidente emergenza pandemica, l’iniziativa mira a rendere borghi di dimensioni ridotte ma grande e rilevanza culturale e identitaria valide alternative alle grandi e note città d’arte della Penisola. La somma di denaro governativa potrà agevolmente essere spartita tra tutela paesaggistica e tradizionale, mitigazione del rischio idrogeologico e messa in sicurezza di infrastrutture stradali e istituti scolastici, salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici e insediamento di nuove attività produttive a sfondo economico e sociale.
Cammini religiosi
Dal 2023 e sino al 2025 la nuova Legge di bilancio incrementerà di 500 mila euro il fondo istituito l’anno passato per il rilancio e la promozione turistica dei cammini religiosi nonché per il ripristino degli immobili e degli edifici che li costellano. Il denaro potrà essere indirizzato a ideare e attuare strategie di comunicazione coordinate del prodotto turistico oltre che ad arricchire gli itinerari con servizi per la sosta, la permanenza e lo svago dei visitatori.
Sostenibilità
L’ultima delle misure inserite in Manovra e improntate al versante turistico dell’economia italiana elargisce 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni di euro per il 2024 e il 2025 in vista di una conversione maggiormente green di località e servizi. Sottolineando la rilevanza di ambedue ecoturismo e turismo sostenibile nella minimizzazione di costi finanziari e impatti ambientali e sociali nonché nella creazione di occupazione e conservazione degli ecosistemi locali, l’emendamento dedicato ipotizza di avviare una sorta di defaticazione dei maggiori centri nevralgici del Paese tramite la destagionalizzazione delle offerte e la transizione ecologica.
Più specificatamente, il nuovo fondo ministeriale prevede di sostenere progetti relativi alla manutenzione delle infrastrutture esistenti e dei siti pubblici ad alto potenziale turistico ubicati in zone periferiche in una ottica maggiormente sostenibile, la creazione di percorsi e il potenziamento delle attività a essi correlate, la valorizzazione di forme di fruizione lenta ed esperienziale lungo stagioni e fasce orarie differenti dalle più gettonate e l’accessibilità anche a soggetti portatori di bisogni speciali.
Inoltre, al fine di ridurre l’impatto ambientale della filiera sarà più semplice investire nell’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici opportunamente forniti di colonnine e stazioni di ricarica, nel progresso turistico delle aree interne e dei loro paesaggi e atout di tradizione e nell’implementazione delle soluzioni digitali; non manca, alfine, l’aiuto elargito alle strutture ricettive e alle imprese turistiche per attività funzionali al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.
2 risposte
Complimenti ai nostri lungimiranti politichini….non si preoccupano piu dell ospedale che nella psico Pandemia era totalmente occupate in terapia da 4 no vax..parlano di innvevamento e non si preoccupano di fare bacini di raccolta per agrioltura…d altronde con un onorevole come EMile tra le fila della giunta cosa ci si puo aspettare..
Buongiorno,
Al netto delle opinioni – naturalmente legittime – sulle azioni della politica locale, va detto che queste misure sono inserite nella Manovra di bilancio 2023 del governo Meloni in discussione in queste ore al Senato. Non sono, quindi, provvedimenti presi dalla Giunta regionale.
Saluti,
LV