Nell’Aosta del 2025 si vive un po’ meglio. A dirlo è il Sole 24 Ore nella sua consueta indagine dedicata alla qualità della vita. Il report, giunto alla sua
36esima edizione, declina attraverso 90 indicatori statistici, forniti alla redazione da fonti certificate, il benessere nelle 107 province italiane esaminate. A guidare la classifica sono ancora una volta le province di Trento e Bolzano, con Udine sul gradino più basso del podio.
Aosta risale la classifica, passando dal 17esimo posto dell’anno scorso al 13esimo di quest’anno. Agli ultimi posti tre città del sud: Reggio Calabria, Siracusa e Crotone.
Nel dettaglio Aosta è quarta nella classifica Cultura e tempo libero, che prende in esame fra gli altri gli ingressi agli spettacoli, le aree protette, le organizzazioni non profit, la spesa dei Comuni per la cultura, ma anche le librerie, i ristoranti, l’indice di sportività e lettura.
Il capoluogo regionale conquista poi il settimo posto nella classifica Giustizia e sicurezza (Incidenti stradali, furti in abitazione, danneggiamenti, capacità dei comuni di riscossione, percezione di insicurezza ecc). Decimo posto nell’indicatore Ricchezza e consumi, perdendo però tre posizioni rispetto al 2024. La classifica valuta fra gli altri la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti in euro, i pensionati con reddito pensionistico di basso importo, il trend del Pil pro capite, la disuguaglianza del reddito netto, il reddito medio da pensione di vecchiaia, ma anche l’assorbimento del settore residenziale e i depositi bancari.
Nelle altre classifiche Aosta si posiziona 16esima per Affari e lavoro, 47esima ambiente e servizi, mentre va oltre la metà della classifica, finendo al 65esimo posto per demografia e società. Per quest’ultimo indicatore il capoluogo regionale vede in un anno peggiorare la propria situazione, scendendo di quattro posizioni. Colpisce il nono posto di Aosta per la mortalità per tumore, 23esimo per la qualità della vita delle donne, 29esimi per gli iscritti all’Aire. Altri dettagli riguardano le persone con almeno il diploma, il quoziente di natalità, i medici di medicina generale, il saldo migratorio totale, la mortalità evitabile ma anche l’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione.
La migliore performance Aosta la conquista – 2 posto in classifica – in “Imprese in fallimento” (Ogni 100 imprese registrate Infocamere, Al 30 settembre 2025), mentre la peggiore – 105esima – nel rischio frana (popolazione in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata).
