Entro il 30 aprile 2018 l’Azienda Usl dovrà dire addio al lavoro somministrato o ad altre forme di lavoro flessibile. E’ quanto prevede un disegno di legge approvato venerdì scorso dalla Giunta che detta disposizioni collegate alla legge regionale di variazione del bilancio di previsione.
Entro il 30 aprile 2017 l’azienda è autorizzata ad indire una serie di concorsi proprio con l’obiettivo di ridurre il numero di contratti di lavoro a tempo determinato. La novità contenuta nell’articolato è che nelle nuove procedure concorsuali l’Usl potrà riservare fino al 50% massimo dei posti disponibili a quanti da almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni, hanno prestato servizio presso l’azienda con contratti a termine. La norma recepisce quanto stabilito a livello nazionale nell’ultima legge di stabilità.
Le figure per cui verranno a breve indetti dei nuovi concorsi sono mediche, tecnico-professionali, infermieristiche e amministrative. "La graduatoria dell’ultimo concorso per 10 posti da infermiere è già praticamente esaurita, quindi, andremo a indire un nuovo concorso" spiega il Direttore generale dell’Usl, Massimo Veglio "Anche perché proprio sulla figura infermieristica c’è il più elevato grado di turn over. Altri concorsi saranno per amministrativo C2, per fisioterapisti, logopedisti e dietisti".
Il disegno di legge di Giunta dovrà ora passare all’esame della competente commissione e poi in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
Soltanto pochi giorni fa la sezione di controllo della Corte dei Conti era tornata a pungolare l’azienda Usl per "l’imponente ricorso a contratti di lavoro esternalizzato".