Patto di stabilità: per il 2011 l’obiettivo è il rispetto dei limiti per i piccoli comuni valdostani

Gli indirizzi: favorire un equilibrato sviluppo della finanza degli enti locali e garantire il concorso delle autonomie locali al rispetto degli obblighi comunitari e alla conseguente realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica
Chamois - Immagine di archivio
Economia

Miglioramento del saldo finanziario e riduzione del debito sono gli obiettivi confermati per il 2011 nella disciplina del Patto di stabilità per gli enti locali, approvata oggi dalla Giunta regionale della Valle d’Aosta. Favorire un equilibrato sviluppo della finanza degli enti locali e garantire nel contempo il concorso delle autonomie locali al rispetto degli obblighi comunitari e alla conseguente realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica sono dunque gli indirizzi per l’anno prossimo in materia di Enti locali.

Nel 2010 i Comuni che non sono riusciti a rispettare il patto di stabilità sono stati 11: Aymavilles (peggioramento dell’8 per cento); Arvier (11,2); Chamois (11,7); Verrès (11,5); Introd (12,1); Charvensod (16,2); La Magedeleine (17); Lillianes (19,5); St-Denis (33,5); Arnad (58,8) e Antey (61). Arnad, Antey e La Magedeleine registrano il risultato negativo per il secondo anno consecutivo.Per la maggior parte si tratta di piccoli comuni e lo sforamento del limite del 5,6 stato determinato in generale per ragioni riconducibili alla gestione del personale.

Tra le altre delibere adottata in giornata dalla Giunta e relative agli enti locali figura l’integrazione della disciplina in corso: una modifica che permette di inserire nelle entrate i trasferimenti compensativi regionali riferiti al minor gettito derivante ai Comuni per l’esenzione Tarsu e ciclo idrico per le famiglie meno abbienti, derivante dalle misure anticrisi.

 

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