E’ di 42 milioni 501 mila euro l’utile netto fatto registrare dal bilancio 2021 della Cogne Acciai Speciali. I ricavi schizzano a 645 milioni di euro,+42% rispetto al 2020. Un incremento legato da una parte all’effetto volume (correlato ad un +25 per cento di tonnellate di acciaio vendute) e dall’altro all’effetto prezzo (+16%) riconducibile all’andamento dei prezzi delle principali materie prime.
“Il 2021 è stato un anno importante per Cogne Acciai Speciali – dichiara l’Amministratore delegato Eugenio Marzorati -. Un anno caratterizzato da una forte ripresa dei settori di riferimento. Dopo il rallentamento del 2020 legato ai momenti più critici della pandemia, la richiesta di acciai speciali e leghe nichel è stata notevole e l’azienda ha saputo rispondere alla domanda con una produzione più strutturata e rispondente alle specifiche di un mercato sempre più esigente. Risultati importanti che l’azienda ha ottenuto con l’impegno di tutti i lavoratori, che sono la grande forza e il valore aggiunto del sistema Cogne”.
Assieme all’approvazione del bilancio consolidato, l’Assemblea dei soci ha deliberato un piano di investimenti triennale di oltre 113 milioni di euro, di cui oltre 35 milioni dedicati alla sicurezza e alla sostenibilità. A sostenere il piano saranno anche gli utili del bilancio 2021 che su proposta del Presidente di Cogne Acciai Speciali, Ing. Giuseppe Marzorati, l’Assemblea ha deliberato di non distribuire.
Nel 2021 gli investimenti ammontavano a oltre 20 milioni di euro, destinati alla realizzazione di nuovi impianti e macchinari (45 per cento del totale), all’ambiente e sicurezza (24 per cento), così come alle nuove tecnologie ICT e allo sviluppo strategico.
“Il conseguimento degli obiettivi che ci siamo posti lo scorso anno si è tradotto in un Ebitda di oltre 85,7 milioni di euro, pari al 13 per cento del fatturato – spiega il Direttore generale di Cogne Acciai Speciali, Monica Pirovano -. Un dato che registra le azioni che l’azienda è riuscita ad approntare superando la fluttuazione dei prezzi delle materie prime, con una attenta ed efficiente gestione degli approvvigionamenti, attenuando gli impatti negativi legati all’andamento dei mercati. Il miglior risultato di Ebitda degli ultimi trent’anni”.
Investimenti importanti anche in capitale umano. Nell’anno 2021 il Gruppo ha registrato un incremento netto complessivo di 132 unità, passando da una forza lavoro di 1.305 unità ad una di 1.437 unità.