Niente accordo fra Poste e Sindacati sulla vertenza della mancata assunzione di tre operatori di sportello e un promotore finanziario da adibire agli uffici postali della Valle d’Aosta.
Nelle scorse settimane i sindacati avevano aperto un formale conflitto di lavoro. Il 2 marzo scorso l’azienda ha quindi convocato a Torino i sindacati proponendo loro l’inserimento di tre delle quattro risorse previste, con contratto part-time a giorni alterni e per un periodo di 3 mesi. Proposta ritenuta irricevibile da Cgil, Cisl, Uil perché "non risolutiva per il servizio postale in Valle d’Aosta."
I sindacati spiegano, quindi, in una nota di aver "chiesto, purtroppo inascoltati, un progetto “Poste per la Valle d’Aosta” dove tenere conto delle peculiarietà della nostra regione, razionalizzando dove si deve, investendo per il futuro e per un servizio di qualità. Le risposte aziendali vanno in un senso decisamente opposto."
Chiusosi negativamente il conflitto di lavoro i sindacati annunciano che si confronteranno ora con i lavoratori per le iniziative di lotta da intraprendere.