Rendiconto regionale 2011: calano le entrate tributarie. L’avanzo è di 58,7 milioni

La crisi ha portato a una riduzione generalizzata delle entrate tributarie. L’Irpef è calato del 5%, l’Ires del 10% e l’Iva dell’1%. La manovre anticrisi adottate dalla Regione negli ultimi anni non sono riuscite a compensare gli effetti della recessione.
Palazzo regionale
Economia

“L’esercizio finanziario 2011 della Regione si chiude con un avanzo di amministrazione di 58,7 milioni di euro: una cifra importante e un risultato positivo considerato anche la situazione economica generale del paese”. A presentare il documento, questa mattina, è stato il presidente della giunta Augusto Rollandin, che ha ricordato come l’avanzo sia già stato inserito nella conseguente legge di assestamento.

“L’importo ha una destinazione vincolata – ha continuato Rollandin – per 47,5 milioni di euro, mentre una parte viene distribuito per indirizzare alcuni interventi ritenuti prioritari, tra i quali il rimborso delle esenzioni anti-crisi e la compensazione per l’abolizione dell’addizionale energia elettrica per i Comuni (rispettivamente 2 e 1,5 milioni), l’occupazione in ambito forestale ed edile (1), i corsi di alfabetizzazione informatica per anziani (200 mila euro)”.

Entrate tributarie in calo
Le entrate, escluse le partite di giro, ammontano a 1.343 milioni di euro e sono in diminuzione rispetto al 2010 quando si assestarono a 1.506 milioni di euro. “Su questo capitolo – ha commentato Rollandin – il federalismo fiscale ha inciso sul valore aggiunto all’importazione (-239 milioni nel 2011), solo parzialmente compensata dall’ampliamento del sistema di compartecipazione ai tributi erariali”.

La manovre anticrisi adottate dalla Regione negli ultimi anni non sono riuscite, da sole, a compensare gli effetti della recessione economica, i cui effetti si sono tradotti, per la prima volta, in una riduzione generalizzata delle entrate tributarie. “L’Irpef è calato del 5%, l’Ires del 10% mentre l’Iva solo dell’1% – spiegano i “tecnici” della regione, che indicano le cause in un “calo generale del sistema”.

Aumentano le spese correnti ma diminuisce il totale
Anche sul fronte delle spese, che ammontano a 1.550 milioni di euro, c’è stato un calo del 8,2%, pari a una diminuzione di 139 milioni. “L’incidenza delle spese correnti rispetto a quelle d’investimento è in miglioramento rispetto alla previsione, assestandosi al 71,7% contro il 72,9%”.

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