Misure di sicurezza strette ma differenziate rispetto agli altri mezzi di traporto ed una data per la riapertura: l’Anef – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari – chiede al Governo Italiano di poter riaprire gli impianti a fune per poter salvaguardare la stagione estiva con l’applicazione di tutte le doverose e necessarie misure di sicurezza, come chiesto anche già dall’assessore Luigi Bertschy.
“Abbiamo la necessità di definire al più presto la data della ripartenza, che ci auguriamo possa essere in prossimità della data di riapertura di bar e ristoranti“, scrivono in una nota. “Gli impianti a fune sono il volano di un’importante filiera, che a valle trova albergatori, commercianti, maestri di sci e guide alpine, ristorazione; e a monte, grazie a costanti e ingenti investimenti diretti, genera lavoro per imprese locali e non, innescando un processo virtuoso con benefici in termini di benessere sociale e introiti per le casse dello Stato”.
Con la stagione estiva alle porte e, quindi, la possibilità per molti di godere la montagna sia come luogo di passeggiate che come habitat di diversi sport, il tutto seguendo le norme di sicurezza, la riapertura diventa un’urgenza.
Questi i punti sottoposti al Governo.
Le misure di sicurezza proposte dall’Anef
Ridurre la portata e quindi limitare il numero di utenti trasportati simultaneamente sugli impianti, secondo l’ANEF, non è efficace né idoneo ad evitare gli assembramenti. Al contrario, l’effetto rilevato è stato un allungamento dei tempi di attesa in coda, con conseguente aumento del rischio per i turisti, in particolare quando l’attesa avviene al chiuso e senza dispositivi di protezione individuale.
La scelta di Anef è quindi di bilanciare l’affluenza con la portata, favorendo il più possibile la fluidità e la costante mobilità. In assenza di code, infatti, il riempimento dei veicoli si riduce automaticamente.
Tra le misure di sicurezza proposte, l’obbligo del distanziamento fisico di almeno 1 metro tra le persone in tutte le fasi preparatorie al trasporto (transito dal parcheggio, coda alla cassa, coda ai tornelli, accesso alla stazione di partenza, sala d’aspetto, ecc.), l’obbligo di utilizzare mascherina e guanti per l’estate (da non togliere mai durante il trasporto). Obbligatoria l’areazione della cabinovia e funivia con il blocco di uno o più finestrini anche durante il trasporto, l’apertura delle porte delle cabinovie o funivie (solo se vuote) per una areazione completa laddove possibile, e l’igienizzazione delle cabine. Difficile, per ora, l’ipotesi di procedere alla misurazione della temperatura degli utenti tramite dispositivi tipo termoscanner, a causa della scarsa attendibilità di questo tipo di procedure.
Le soluzioni più idonee per tutelare la salute di utenti e lavoratori consistono, per gli impiantisti, nell’adozione di protocolli e regole di comportamento basate anche sulla ragionevolezza ed il rispetto tra le persone.
Le ragioni della riapertura
“Rappresentando la struttura portante delle stazioni turistiche di montagna, ed un valore per la tenuta degli equilibri socio-economici dei territori e dei sistemi turistici montani, si evince facilmente come gli impianti a fune necessitino di un ruolo attivo anche – e specialmente – in questo momento”, continua la nota.
Inoltre, gli sport in quota come escursioni, mountain bike, arrampicata, trail, rappresentano attività idonee in questo momento grazie alla morfologia stessa della montagna, che coi suoi spazi sconfinati consente di percorrere ampie distanze in solitaria senza per forza imbattersi in altre persone.
L’appello al governo
Le misure proposte sono improntate ad una reale valutazione delle caratteristiche specifiche del servizio di trasporto funiviario, che si differenzia in modo significativo dalle altre tipologie di trasporto pubblico di persone. Anef propone inoltre al Governo che le suddette misure siano oggetto di una valutazione e di un’eventuale revisione a scadenze ravvicinate (es. ogni 2 mesi) in modo tale da renderle il più possibile coerenti con l’evolversi del contesto sanitario nazionale e con le esigenze dell’utenza.