Ricerca Tecnocasa: in Valle per l’affitto di un bilocale si spende l’1,8% in meno

Per un bilocale i prezzi variano dai 200 euro di Montjovet ai 500 euro di Aosta, zona ospedale. Per un trilocale la forbice di costo va dai 300 euro di Rhemes-St-Georges e Montjovet ai 700 euro di Aosta. I dati relativi al 2° semestre 2007.
Economia
In Valle d’Aosta scende dell’1,8% il costo degli affitti per i bilocali mentre rimane stazionario quello dei trilocali. E’ quanto emerge dall’analisi condotta da Tecnocasa riferita al secondo semestre 2007. Per un bilocale i prezzi variano dai 200 euro di Montjovet ai 500 euro di Aosta, zona ospedale. Per un trilocale la forbice di costo va dai 300 euro di Rhemes-St-Georges e Montjovet ai 700 euro di Aosta. La fotografia realizzata rispetto al mercato delle locazioni immobiliari non comprende tutti i comuni della Valle ma solo quelli coperti dalla rete di agenzie Tecnocasa.

A livello nazionale nel secondo semestre del 2007 il mercato delle locazioni segnala una crescita dei canoni dello 0.4% per i bilocali e dello 0.1% per i trilocali, con un rallentamento che procede ormai da semestri. Analizzando l’andamento dei canoni nelle grandi città Tecnocasa rileva una diminuzione complessiva dei valori dello 0.2% per i bilocali e dello 0.8% per i trilocali. Il ribasso più sensibile si è registrato a Bologna, dove la variazione dei canoni per i bilocali è stata -2.2% e quella dei trilocali -1.6%. A Milano la diminuzione è stata rispettivamente dell’1.3% e dell’1.4%. Le uniche città dove non si segnalano cali sono Palermo (+0.1% per i bilocali e +0.2% per i trilocali) e Bari (+0.7% per i bilocali e +1.3% per i trilocali).

In questi ultimi sei mesi dell’anno si è riscontrato un aumento della domanda di appartamenti in affitto determinato dalla maggiore difficoltà di accesso al mercato del credito e di conseguenza delle compravendite. Questo tuttavia non si è tradotto in un rialzo dei canoni di locazione perchè l’offerta presente sul mercato, aumentata negli ultimi anni a seguito della corsa al mattone per investimento, è in grado di far fronte alla maggiore domanda senza creare tensione sui valori.
Si è notato, inoltre, l’interesse dei proprietari degli immobili a garantirsi una certa continuità nel rapporto di locazione e per farlo sono disposti a rivedere verso il basso i canoni praticati agli inquilini. Questo per non essere costretti a riaffittare l’abitazione con conseguenti oneri gestionali e per non incorrere nel rischio di avere un immobile sfitto che comporti comunque dei costi di mantenimento. Inoltre sono emersi casi, in più città, in cui i proprietari hanno optato per il contratto di locazione di tipo “concordato”.
Continua a registrarsi una maggiore attenzione, da parte dei potenziali locatari, alla qualità dell’immobile che, in questo caso è legata non solo allo stato dell’appartamento ma anche ad altre variabili tra cui la qualità dell’arredamento (se già arredato), la luminosità, la tranquillità e la presenza di servizi in zona. Sono sempre più richiesti gli immobili con riscaldamento autonomo, quelli che abbiano almeno la cucina arredata e la presenza di collegamenti internet ad alta velocità (soprattutto per gli studenti).

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