Savt/Pensionati : ‘Provvedimenti anti crisi del governo italiano non sufficienti’

Il direttivo del SAVT Pensionati giudica i provvedimenti anti crisi del governo un 'tampone' non sufficiente per contrastare lo stato di disagio sociale delle fasce più deboli. Giudizio positivo invece per le misure prese dall'Amministrazione regionale.
Economia
La modifica delle aliquote IRPEF e l’aumento delle detrazioni fiscali per recuperare almeno il fiscal drag (drenaggio fiscale), che è una delle cause dell’impoverimento delle classi meno abbienti e della diminuzione del potere di acquisto delle pensioni. Sono queste alcune misure necessarie secondo il Direttivo del SAVT/Retraités per dare una “boccata di ossigeno” alle categorie più deboli, ai precari e agli anziani con basso reddito.

Giovedì 15 gennaio il Direttivo si è infatti riunito per esaminare le attività riguardanti i pensionati svolte nel corso del 2008 e quelle programmate per l’anno 2009. La riunione ha preso in esame anche i problemi relativi all’aumento della povertà e gli ultimi provvedimenti emanati dal governo italiano per contrastare la crisi, che ha visto tra l’altro l’introduzione della social/card ed altre normative assistenziali.
Pur considerando che per i più indigenti anche 40,00 euro al mese sono una risorsa – si legge in una nota –  tuttavia il Direttivo dei pensionati SAVT ritiene che questi provvedimenti  – “tampone” non siano sufficienti per contrastare l’attuale stato di disagio sociale che riguarda parecchi cittadini”. Giudizio positivo del Direttivo è stato rivolto alle misure anticrisi approvate dal Governo regionale, in particolare l’abbassamento del costo dell’energia elettrica per la prima casa, gli aiuti per il sostengo all’affitto e per le spese di riscaldamento per le famiglie che ne hanno diritto.

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