Uno sciopero di quattro ore. A indirlo sono, per domani, venerdì 9 luglio, le RSU di Telecom Italia e i sindacati di categoria SLC – CGIL e FISTtel – CISL. I lavoratori della società di telecomunicazione, chiamati a incrociare le braccia, sono una settantina.
“L'azienda – si legge in una nota – ha chiuso il 2009 con un utile lordo di 1,5 miliardi, ma il piano industriale si basa soltanto su un taglio al costo del lavoro e agli investimenti in innovazione. I posti di lavoro in esubero, secondo Telecom Italia, sono in tutto il Paese 2900 per il 2010 e 6800 nei prossimi tre anni.”
I sindacati chiedono con la protesta che “l’azienda non esternalizzi i servizi di call center “187” e “1254”; presenti anche in Valle d’Aosta, che eviti il continuo ricorso ad appalti esterni per i servizi di manutenzione sulla rete e per i guasti e che i lavoratori del “1254”, oggi in contratto di solidarietà, vengano riconvertiti e il servizio rilanciato”.
La mobilitazione è iniziata con le assemblee dei lavoratori, i sindacati che “hanno richiesto un tavolo di confronto con il governo”, dovrebbero indire un nuovo sciopero per l’autunno.