Sindacati: “Lanièce e Zublena non hanno mantenuto gli impegni facendo perdere 340 euro ai lavoratori

I sindacati ricordano come nel giugno 2010 i due assessori “avessero sottoscritto l’impegno a riaprire un tavolo da svolgersi entro il mese successivo, con l'obiettivo di ridurre il divario tra le risorse aggiuntive assegnate alla dirigenza e al comparto"
Albert Lanièce - assessore tecnico alla Sanità, Salute e Politiche sociali
Economia

“Il solito atteggiamento tentennante dei nostri amministratori ha fatto in modo che i lavoratori valdostani della sanità e dell’Arpa, i quali applicano il contratto della sanità, abbiano perso una cifra pari a 340 euro pro capite!”. In nota i sindacati accusano gli Assessori alla Sanità Lanièce e all’Ambiente Zublena di “non aver tenuto fede agli impegni presi”.

Cgil, Cisl, Uil e Savt ricordano come nel giugno dello scorso anno i due assessori “avessero sottoscritto  con i sindacati l’impegno a riaprire un tavolo tecnico da svolgersi entro il mese successivo, con il preciso obiettivo di ridurre il divario tra le risorse aggiuntive assegnate alla dirigenza e al comparto. Tale impegno affermava, tra le altre cose, la volontà dell’Assessore alla Sanità di effettuare le opportune verifiche per consentire di erogare ulteriori risorse, nei limiti previsti dal Contratto di Nazionale di Lavoro biennio economico 2008/2009.”

Dopo sette mesi di silenzio Lanièce e Zublena avevano inviato una nota ai sindacati in cui “dichiaravano l’indisponibilità a garantire la quota aggiuntiva dello 0’8% prevista per il personale del comparto, richiamando una circolare della Ragioneria della Stato che non permette aumenti retributivi derivanti dai rinnovi contrattuali superiori al 3,2%. “

Ma concludono i sindacati “questa disposizione trovava applicazione dalla data di entrata in vigore della manovra finanziaria, e cioè dal mese di giugno 2010, salvaguardando quanto eventualmente erogato a titolo di quota aggiuntiva prima di tale data. La circolare autorizza quindi le regioni che avevano già corrisposto lo 0,8% (a valere sul 2009 e sui primi 5 mesi del 2010) a non richiederlo indietro al proprio personale.”

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