Sole 24 ore: Aosta è la città dove si vive meglio, ultima Caltanissetta

Aosta regina di 'Qualità della vita'. Il risultato migliore lo detiene negli indicatori relativi al 'tempo libero': musica, ristorazione, volontariato, cinema e sport. Statistiche ufficiali e 'sentiment' della popolazione non sempre coincidono.
Piazza Arco d'Augusto
Economia
Secondo i 36 parametri utilizzati dal quotidiano economico il “Sole 24 Ore” per redigere l’annuale classifica “Qualità della vita” tra le province italiane, il capoluogo aostano, con 611 punti raccolti, è al primo posto in Italia. A mettere in cima alla classifica Aosta (l’anno scorso fu la città di Trento) sono, tra gli altri, un Pil procapite di 34 mila euro, il 3,2% di disoccupati, il 6% di stranieri presenti, un indice di sportività paria 481 e ancora le rapine, che sono meno di 17 ogni 100mila abitanti, oltre ad una dimensione del volontariato che vede 1,24 associazioni ogni mille abitanti. Dietro Aosta seguono a poca distanza Belluno, Bolzano e Trento.

Oltre ai dati riportati sulle proprie pagine, il quotidiano economico, analizza melle pagine di oggi, lunedì 29 dicembre, il quadro valdostano attraverso alcune interviste: all’imprenditore Paolo Musumeci, al direttore della filiale di Banca Italia Giuseppe Manitta, all’economista Massimo Léveque, al presidente di Confindustria VdA Giuseppe Bordon, al presidente Confesercenti Flavio Martino, oltre che all’ex campione sportivo, imprenditore e politico Edy Ottoz. Ne emerge un quadro fatto di luci e ombre, dove la politica e il “Palazzo” giocano un ruolo determinante per alcuni aspetti con relative conseguenze a volte meno lusinghiere.

Aosta, è favorita per essere una piccola realtà, forte di un bilancio di 1,6 mlioni di euro, dove tutto sembra funzionare, dove c’è sempre la porta giusta cui bussare, dove anche la popolazione ha una percezione tutto sommato positiva del vivere in Valle. Riflettori dunque puntati sul quello che di “buono” c’è in Valle. Non mancano tuttavia alcune lacune: turismo altalenante, industria, Casinò.

Per stilare il dossier 2008 “Qualità della Vita” i 36 indicatori sono stati suddivisi in 6 macroaree: tenore di vita (5° posto), affari e lavoro (10° posto), servizi/ambiente/salute (67°), ordine pubblico (32°), popolazione (6°posto) e tempo libero (1° posto). Va da sé che, come spesso avviene, le realtà più piccole di fronte a questi parametri siano agevolate e risultino molto più vivibili di realtà medio-grandi e grandi. I singoli parametri mettono però in evidenza alcune contraddizioni rispetto al capoluogo aostano che non riesce a primeggiare in tutti i campi nonostante i piccoli numeri. L’analisi presentata dal Sole 24 ore quest’anno ha messo in campo un’analisi più dettagliata in modo da ridurre quella forbice tra i dati basati su indicatori esclusivamente economici e statistiche ufficiali e la realtà percepita dalla popolazione. Ecco perché proprio sul “sentiment”, che racchiude la percezione della popolazione, è stata affidata alla IPR marketing un’apposita analisi che integra il dossier. Da questo osservatorio si evince come i piazzamenti ottenuti da Aosta, alla luce delle statistiche e dei dati, non corrisponda sempre all’effettiva percezione che ne hanno i cittadini.

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