Anche per il III trimestre il numero delle imprese valdostane torna a salire con un saldo tra iscrizioni (154) e cessazioni non d’ufficio (90) che si attesta sulle 64 unità, migliorando il risultato registrato nel III trimestre 2016 quando il saldo era stato di +57 unità. Al 30 settembre lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta è di 12.699 unità, con un aumento dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
Positivo è anche il tasso di crescita che registra un valore di +0,51%, posizionando la Valle d’Aosta al secondo posto tra le regioni italiane dietro solamente alla Sicilia (+0,60%). Il risultato è superiore sia al dato nazionale (+0,30%) sia a quello riferito all’area del Nord-Ovest (+0,19%) e migliora anche la prestazione registrata nello stesso periodo del 2016 (+0,44%).
“La crescita del numero delle imprese anche nel III trimestre dell’anno è certamente un dato positivo e conferma quanto emerso già nel periodo precedente – spiega in una nota il Presidente della Chambre Valdôtaine, Nicola Rosset – risulta ora fondamentale cercare di consolidare questa tendenza per rilanciare il comparto imprenditoriale. In questo senso i temi sui quali sarà necessario concentrare gli sforzi dovranno essere quelli di favorire l’accesso al credito e alla liquidità delle aziende e di promuovere la digitalizzazione attraverso progetti, quali ad esempio la creazione del Punto Impresa Digitale, che permettano agli imprenditori di liberare tempo e risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. Sarà inoltre fondamentale sostenere ulteriormente la creazione di reti di imprese per generare una crescita complessiva del comparto imprenditoriale attraverso la valorizzazione delle singole peculiarità che lo compongono ”.
Dal punto di vista dei differenti settori, i dati riguardanti il III trimestre 2017 vedono una crescita del settore delle costruzioni e del settore turistico (+13 imprese per entrambi) così come di quello dei servizi alle imprese (+6 imprese). Tengono i settori del commercio e dell’agricoltura. In lieve calo risulta invece il settore dell’industria (-9 imprese).
