Tunnel del Monte Bianco: meno 33% di Tir dal 1998. Ambientalisti soddisfatti

Nel 2009 la media giornaliera di Tir è stata di 1.420 contro i 2.128 del 1998. "Ancora uno sforzo e l'obiettivo di ridurre del 50% i passaggi, sarà raggiunto" sottolineano gli ambientalisti al Comitato regionale dei trasporti che si riunito ieri.
L'entrata del Tunnel da parte francese
Economia

Il passaggio dei Tir sotto il tunnel del Monte bianco è in una netta diminuzione e le associazioni ambientaliste valdostane esprimono soddisfazione. "Ci rallegriamo del fatto che, sia in ragione della crisi del sistema neoliberista mondiale, sia grazie all'azione svolta dai movimenti "No Tir", il traffico pesante al Tunnel del Monte Bianco risulta in netta diminuzione facendo segnare un meno 33% rispetto al 1998"

Nel 2009 la media giornaliera di TIR è stata di 1.420 passaggi contro i 2.128 del 1998. "Ancora uno sforzo e l'obiettivo di ridurre del 50% i passaggi, sarà raggiunto" sottolineano ancora le associazioni. L'occasione per fare il punto su due questioni – la qualità dell'aria e il rispetto della sicurezza sotto il traforo – è stata la riunione del Comitato regionale dei trasporti che si è riunito ieri, venerdì 2 aprile. 

Le associazioni valdostane hanno qui richiamato l'attenzione delle istituzioni su due  dossier. Innanzitutto il monitoraggio e lo studio delle polveri fini, che durante i mesi invernali erano giunte a livelli di guardia nel sito di rilevamento di La Palud. "Preso atto che parte dell'inquinamento era conseguenza della salatura della strada statale, concordiamo sulla necessità di studiare le azioni più opportune per ridurre tale fenomeno" sottolineano ancora le associazioni. 

Preoccupazione è stata espressa anche sulle procedure di sicurezza all'interno del traforo dato che circa un 30% degli utenti continua a non rispettare l'interdistanza di 150 metri tra mezzi all'interno del tunnel. La mancata omologazione degli apparecchi utilizzati, inoltre, non consentirebbe l'applicazione delle giuste sanzioni. "Dopo diversi anni di discussione, sembra che finalmente si stia arrivando alla messa in opera di tecnologie e protocolli per far rispettare questa interdistanza. La prossima tappa dovrà vedere il coinvolgimento dei rispettivi Ministeri dei trasporti. Vigileremo perché questo avvenga".

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