Turismo, il 2018 il migliore degli ultimi 10 anni

13 Marzo 2019

Bilancio positivo per il turismo nel 2018. L’analisi degli ultimi dati riporta un quadro positivo, che vede una crescita nell’ultimo decennio sia in termini di presenze (oltre 3,6 milioni di presenze – +15%) che di arrivi (+37%).

La rubrica di TurismOk sull’analisi dei dati sul turismo di montagna prende oggi in considerazione la situazione turistica valdostana nel complesso per l’anno 2018. L’obiettivo è quello di fornire ai gestori di strutture ricettive, agli operatori turistici ed a tutti gli addetti ai lavori di questo comparto strategico alcuni dati e spunti per riflessioni interessanti. I dati sono stati recentemente resi noti dall’Assessorato regionale al Turismo ed elaborati dall’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta.

Arrivi e presenze nel 2018 in Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta, come la maggior parte delle località turistiche montane, si caratterizza per due stagioni forti che, singolarmente, rappresentano il 45% del totale. Se i flussi della stagione invernale sono distribuiti su 4 mesi, nell’estate questi si concentrano principalmente nei mesi di luglio e agosto. Hanno, invece, poca forza gli altri 6 mesi delle stagioni intermedie che costituiscono il 10% circa delle presenze.

 

L’ultimo anno risulta il migliore dell’ultimo decennio sia in termini di presenze (oltre 3,6 milioni – +15%) che di arrivi (+37%). Questo risultato è stato possibile grazie alle presenze registrate in particolare in alcuni mesi quali marzo (+7% rispetto al 2017 con +27.000 presenze) o maggio e novembre che, seppur con contributi assoluti ridotti, registrano rispetto all’anno precedente rispettivamente +14% e +33%. Al contrario, tra i mesi che hanno registrato un minor afflusso di turisti è bene rimarcare gennaio, luglio e agosto con -20.000 presenze per ciascun mese e aprile con, addirittura, -24.000 presenze e una diminuzione 11% rispetto al 2017.

 

Nell’ultimo decennio la permanenza media, ovvero il numero di notti che i turisti trascorrono nella nostra Regione, è progressivamente diminuita per poi assestarsi dal 2015; infatti, nel 2018 si è attestata intorno a 2.9, a differenza di quella registrata nel 2009 pari a 3.4.

Mercati di approvvigionamento del turismo di montagna valdostano nel 2018

Passando alla ripartizione delle presenze per provenienza è possibile notare una continua crescita della componente di ospiti stranieri che, nel 2018, con 1,5 milioni di ospiti hanno rappresentato oltre il 42% del totale. In aumento, dunque, rispetto al passato il tasso di internazionalizzazione: negli ultimi 10 anni le presenze italiane sono diminuite del -3%, mentre quelle straniere sono aumentate del 54% circa.

Le principali regioni di provenienza dei turisti italiani rimangono sempre Lombardia, Piemonte e Liguria che, da sole, spostano il 67% dei turisti italiani in Valle d’Aosta. Tuttavia, dall’analisi degli ultimi dati relativi a queste tre regioni di provenienza emerge un calo di oltre 10.000 presenze. Si riducono anche i turisti provenienti dalle altre regioni italiane a differenza della lieve crescita registrata da quelli umbri e dal turismo domestico.

A livello di presenze straniere, da qualche anno la Valle d’Aosta rappresenta una meta interessante principalmente per Regno Unito, Francia, Svezia e Svizzera, mercati che pesano oltre il 54% del totale (1.519.989) e, rispetto al 2017, sono cresciuti tra il 3% e il 24%.

 

La differenza più marcata tra questi mercati è data dalla permanenza media, più bassa per quelli transalpini (1,8 notti) mentre maggiore per Regno Unito e la Svezia (intorno ai 5 giorni). Tuttavia, è bene considerare le peculiarità di ogni singolo paese e non è corretto attribuire una relazione diretta tra distanza e permanenza media come emerge per il Giappone, mercato con una permanenza media molto limitata. Prendendo, poi, in esame le presenze dei singoli paesi stranieri rispetto al 2017 è possibile notare una diminuzione di circa 2.500 unità degli ospiti tedeschi e olandesi (-3% circa) oltre che una crescita significativa di quelli svedesi (+24.000 presenze ovvero +24%) e britannici.

Risultati per comprensorio turistico montano della Valle d’Aosta

Per quanto concerne i comprensori valdostani, come è possibile vedere nel grafico sotto riportato, nel 2018 oltre la metà delle presenze sono state registrate nei comprensori con le località sciistiche di punta; il Gran San Bernardo è il fanalino di coda con un peso sul totale del 3% e 120 mila presenze.

 

Nel corso dell’ultimo anno, il flusso turistico nei comprensori del Monte Cervino e del Monte Bianco è cresciuto rispettivamente del +6% e del +3% a fronte di un significativo calo in quello del Gran Paradiso (-30,000 presenze ovvero -6%). Significativa anche la permanenza media nei 2 principali comprensori valdostani che arriva a superare le 4 notti, mentre nella Valle Centrale si soggiorna per meno tempo (appena 2 notti).

Risultati per tipologia di struttura dell’offerta turistica valdostana

La soluzione alberghiera rappresenta, complessivamente, la scelta del 72% dei turisti (62% in albergo e 10% in RTA). Tuttavia la ripartizione tra alberghiero ed extralberghiero varia a seconda del periodo considerato; infatti, nel mese di agosto la componente alberghiera è scelta solo dal 46% degli ospiti. Rispetto alle altre tipologie di strutture ricettive, meglio delle RTA vi sono solo i campeggi che sono stati scelti da circa il 7% dei turisti.

Le strutture ricettive alberghiere, nel corso del 2018, hanno riportato buone performance per le categorie alte; gli hotel di 4 e 5 stelle hanno, infatti, aumentato le presenze di 20 mila unità (pari al 3%) a differenza delle categorie più basse che hanno visto una riduzione del 7% rispetto al periodo precedente.

Tasso di occupazione per comprensorio turistico montano in Valle d’Aosta

Infine, per quanto concerne il tasso di occupazione netto, in media, la Valle d’Aosta è stata occupata per il 27%, dato in linea con quello dell’anno precedente. Il comprensorio del Monte Cervino si contraddistingue per i valori più alti con un tasso di occupazione del 37% mentre quello del Gran San Bernardo per quelli più bassi pari a circa il 12%.

 

Se sei interessato all’analisi più ampia sui dati del turismo in Valle d’Aosta nel 2018 consulta la ricerca completa sul sito dell’ Osservatorio turistico della Valle d’Aosta

Exit mobile version