Un bypass stradale per riaprire ai mezzi pesanti la bretella Ivrea-Santhià. E’ il progetto presentato da Ativa alla Regione Valle d’Aosta a inizio agosto e ora nelle mani dei Ministeri infrastrutture e trasporti e ambiente.
L’intervento, pensato dalla concessionaria del tratto autostradale per evitare l’attuale blocco e i conseguenti disagi soprattutto in vista della prossima stagione invernale, prevede l’abbattimento di una porzione del viadotto della Camolesa, a Santhià, e la realizzazione di una strada ex novo in grado di consentire il passaggio di mezzi pesanti e leggeri sulla tratta.
“Come annunciato in Consiglio regionale, a inizio agosto abbiamo incontrato assieme al presidente Testolin e all’Assessore al Turismo Grosjacques la società Ativa, che ci ha presentato questa proposta, poi inviata ai due ministeri” racconta l’Assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy. “Insieme al Piemonte siamo in attesa di capire se questo piano può andare avanti. Si tratta di un’opera, che non è ancora quella di rifacimento del viadotto, ma che permetterà di risolvere l’attuale strozzatura che sta rendendo complessa la viabilità, soprattutto l’accesso verso la Valle d’Aosta e il deflusso verso il Piemonte. L’obiettivo è di risolvere il problema entro l’inizio dell’inverno, per questo è importante che non venga richiesta la valutazione d’impatto ambientale, che andrebbe ad allungare i tempi. Le imprese e Ativa sono pronte a partire con i lavori”.
Dal 17 gennaio scorso la Bretella Ivrea-Santhià è vietata al transito dei mezzi pesanti. Doveva riapre a luglio, ma durante l’estate è arrivata la proroga del divieto fino a fine anno. Fra le cause del divieto di transito ai mezzi pesanti sulla bretella di Santhià vi sono i lavori di adeguamento del viadotto Camolesa ai requisiti anti-sismici fissati dalla legge.
Il ruolo che in questa fase la Valle d’Aosta può giocare è tutto politico, come evidenzia oggi sulle pagine del quotidiano La Stampa il presidente di Ativa, Giovanni Ossola: “Se Regione Piemonte e Valle d’Aosta ci danno una mano dal punto di vista burocratico potremmo iniziare i lavori anche subito e terminarli prima dell’inizio della stagione sciistica”.
Una risposta
Spiace un po’ leggere che voci così autorevoli bollino la “Valutazione di impatto ambientale” come una inutile lungaggine burocratica….