50 soggetti iscritti, 26 conti personali, 500mila Valdex di beni e servizi disponibili, 125mila Valdex di beni e servizi scambiati e 420 transazioni effettuate. Sono i numeri del primo anno di attività in Valle d’Aosta del circuito di credito complementare. Una realtà che punta a crescere ancora attraverso due accordi, siglati oggi, con Cna e Confartigianato.
“Due accordi estremamente importanti per il territorio valdostano – sottolinea l’amministrazione delegato di Valdex, Francesco Yoccoz – e che offrono nuove opportunità alle imprese artigiane”.
L’accordo prevede tra l'altro uno sconto del 10% sulla quota associativa al circuito (la quota base ammonta a 400 euro) oltre alla possibilità di pagare una parte della quota stessa in crediti Valdex.
“Il circuito è formato da un gruppo di imprese del territorio che vogliono confrontarsi per crescere insieme – prosegue Yoccoz – fare comunità ma anche autosostenersi riportando sul territorio quelle spese che spesso invece escono dai territori”.
L’obiettivo di Valdex è quello, quindi, di “costruire una comunità di persone e imprese che sono capaci di fare rete e creare opportunità”.
Il funzionamento del circuito complementare Valdex è semplice: le aziende che si iscrivono possono reciprocamente acquistare e vendere beni e servizi, restando all’interno del sistema, ed equilibrando – con un sistema di compensazione crediti/debiti – sia le proprie entrate che le uscite.
Valdex, di fatto, si configura come un mercato 'complementare' a quello in euro, aggiuntivo, che funziona tra aziende attraverso uno scambio mutuale di crediti e di servizi.
L’euro continua a esser utilizzato dalle imprese per le spese obbligatorie: gli stipendi dei dipendenti, l’irpef e altre imposte.
“Siamo convinti che l’unione fa la forza – sottolinea Mauro Salmin, vice presidente di Confartigianato – perché in questo momento di contrazione economica e sociale il fatto di lavorare in sinergia insieme con chi è del settore dà la possibilità di avere risultati vincenti”.
“Le imprese – aggiunge Massimo Pesando di Cna – potranno utilizzare questo strumento per spendere sul posto e far crescere quindi il Pil valdostano”.