Le banche aprono alla decisione della giunta regionale di incaricare Finaosta di concedere la garanzia del 90% dell’importo che Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, deve ancora erogare agli allevatori e agricoltori per l’anno 2015. La Regione quindi, come già anticipato dal Presidente Rollandin durante l’ultima assemblea Arev, garantisce l’anticipazione da parte delle banche dei contributi per il settore agricolo del 2015 che Agea deve ancora versare a circa 2500 aziende valdostane.
L’apertura è arrivata questo pomeriggio in un incontro fra diversi istituti di credito e l’assessore regionale alle Finanze Ego Perron, quello all’agricoltura Enzo Testolin, i vertici di Area VdA e quelli di Finaosta a Palazzo regionale.
“È stata predisposta una bozza di regolamento operativo – ha spiegato Perron – con la quale chiediamo al sistema bancario uno sforzo per supportare quello agricolo con tutte le sue energie per fornire condizioni e tassi ‘filiformi’. Chiediamo un impegno per presentare tassi agevolati, con Finaosta che garantisce il 90% del contributo Agea spettante agli agricoltori. Un’operazione senza rischi per il sistema bancario, al quale chiediamo possa applicare tassi all’1%”.
Presenti all’incontro i rappresentanti di Unipol, Credito Valtellinese, Banca Sella, Intesa Sanpaolo, Unicredit,, BCC, Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Banca Popolare di Sondrio, BNL e Banca Carige, tutti interessati a partecipare all’operazione alla convenzione da stipulare con Finaosta, ed al regolamento da adottare. Regolamento Finaosta che prevede un tasso di interesse annuo non superiore all’1%, con un tetto massimo di 53 euro per le spese di istruttoria e la possibilità da parte delle banche di escutere la garanzia nel caso Agea non abbia erogato i contributi entro il 30 aprile 2017.
Incontro che apre spiragli importanti per l’assessore Testolin, per il quale l’incontro odierno ha rappresentato “Un bel segnale e una grande sensibilità degli istituti verso il settore agricolo valdostano che patisce molte difficoltà di accesso a contributi per noi un po’ più complesse dovute alle nostre particolarità”.