Vino, i sei “Tre bicchieri” valdostani 2023 del Gambero rosso

Il riconoscimento della Guida è andato al Sopraquota 900 2020 di Rosset Terroir, al VdA Chambave Muscat Flétri 2020 di La Vrille, al VdA Chardonnay Cuvée Bois 2020 di Les Crêtes, al VdA Chardonnay Mains et Cœur 2020 di Maison Anselmet, al VdA Pinot Noir L'Emerico 2019 di Elio Ottin e al VdA Rosso Coteau Barrage 2020 Lo Triolet
vini in vigna
Economia

Sono anche quest’anno sei i vini valdostani che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri” 2023 dalla guida Gambero Rosso.

Il riconoscimento è andato al Sopraquota 900 2020 di Rosset Terroir, al VdA Chambave Muscat Flétri 2020 di La Vrille, al VdA Chardonnay Cuvée Bois 2020 di Les Crêtes, al VdA Chardonnay Mains et Cœur 2020 di Maison Anselmet, al VdA Pinot Noir L’Emerico 2019 di Elio Ottin e al VdA Rosso Coteau Barrage 2020 Lo Triolet

L’anteprima della Guida Vini d’Italia 2023 segnala per la nostra regione la riduzione quest’anno della produzione di circa un quarto. Dalle circa 2 milioni di bottiglie annue, si passerà nel 2022 al milione e mezzo.
“Questo porterà piccoli svantaggi ai vigneron valligiani ma permetterà loro di mantenere i prezzi se non addirittura di ritoccarli leggermente verso l’alto.  – si legge nell’anteprima della guida – Se aumenti ci saranno, oltre a un’eventuale mancanza di prodotto, si potranno attribuire a un fattore che dovrebbe riempire d’orgoglio i viticoltori locali: i primi validi segnali d’interesse internazionale nei confronti dei vini valdostani”. Un’interesse non più solo legate alle etichette di grande notorietà, in grado di “accresce il prestigio dell’intero comparto vitivinicolo regionale. Una crescita comune, magari, perché no, sotto l’egida del neonato Consorzio dei Vini della Valle d’Aosta, porterebbe un benessere generalizzato. Di sicuro questa voglia crescente di vino valdostano conferma che l’abbinamento dei grandi terroir della regione (microclima, altitudine, esposizione, posizione e lavoro dell’uomo) con i vitigni più adatti rappresenta la ricchezza dell’enologia regionale.”

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