Il volo Aosta-Roma non decollerà nel 2014 e nemmeno nel 2015 e a questo punto difficilmente lo farà negli anni a venire. Ieri la Giunta regionale ha preso atto della decadenza degli oneri di servizio pubblico perché, come stabilito dalle normative europee, “non è stato effettuato alcun servizio aereo di linea per un periodo di dodici mesi”.
Per il collegamento con la Capitale che avrebbe dovuto inizialmente partire nel 2011 la Regione ha stanziato 13.538.076 di euro per 4 anni di servizio. Ritardi per problemi legati al Corrado Gex e per modifiche ai contenuti dell’onere di servizio pubblico avevano portato Enac a indire la gara nel febbraio 2013 mentre la Regione aveva nel frattempo di anno in anno rimodulato i finanziamenti.
Nel luglio del 2013 era arrivata l’aggiudicazione provvisoria della gara al vettore svizzero Darwin Airline che, con Air Vallée era stata l’unica compagnia a farsi avanti. Come noto Enac ha dovuto ritornare sui suoi passi perché la Commissione europea ha decretato che la rotta non poteva essee operata da un vettore non comunitario.
Nel marzo scorso, quindi, Enac aveva tentato un’azione esplorativa invitando i vettori comunitari che volessero operare il collegamento a presentare formale accettazione degli oneri di servizio pubblico. Conclusione: nessuna compagnia aerea aveva manifestato interesse per il collegamento aereo.
Decaduti gli oneri di servizio pubblico se la Regione volesse nuovamente attivare il volo Aosta-Roma si renderebbe necessaria convocare la conferenza dei servizi, imporre nuovamente gli oneri di servizio pubblico e quindi indire una nuova gara.
Nei mesi scorsi l’Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz, si era reso disponibile a rivedere la scelta di attivare il collegamento con la Capitale. “Ad oggi non abbiamo un volo tra Aosta e Roma e, prima di presentare a Enac il piano per un nuovo appalto, siamo disponibili a convocare la commissione e ad adottare delle scelte condivise per evitare delle spese che non siano efficaci per la comunità" aveva annunciato l’Assessore.
Di certo c’è per ora la decisione di azzerrare gli stanziamenti per il 2014 pari a 1.681.878 euro e per il 2015, 1.987.213 euro e di “non procedere alla rimodulazione degli impegni, ed al relativo finanziamento, per la copertura dell’eventuale quarto anno di contratto (2019), in quanto non è, al momento, possibile effettuare previsioni sufficientemente attendibili circa l’effettiva entità delle somme necessarie.” Come peraltro rappresentato dal bilancio licenziato ieri dalla Giunta.