I parlamentari valdostani Roberto Nicco e Antonio Fosson hanno portano la questione Xerox in parlamento attraverso un’interrogazione presentata ieri con cui hanno chiesto al Ministro del lavoro ‘quali iniziative intenda assumere per contribuire ad individuare soluzioni alla situazione di crisi aziendale che sappiano coniugare positivamente il piano di risanamento prospettato dall’Azienda con la salvaguardia dei siti produttivi e della relativa occupazione’.
In particolare Nicco e Fosson hanno paventato, per il sito di Pont-Saint-Martin, la possibile la chiusura definitiva, “con quanto di negativo ne consegue – hanno aggiunto i parlamentari – sia per il tessuto industriale della Valle d’Aosta, già fortemente provato dalla crisi, sia per gli stessi lavoratori la cui eventuale ricollocazione lavorativa nel gruppo Xerox potrebbe essere Milano, come sede più prossima”. Il 20 luglio presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è svolto un incontro tra Xerox e le Organizzazioni sindacali nazionali e territoriali per un esame congiunto della situazione che si è concluso però con un mancato accordo tra le parti.
La società Xerox SpA, che opera nel settore del document management, in particolare nella vendita ed assistenza di apparecchiature per ufficio e nella gestione di servizi stampa per clienti sia pubblici che privati, è in forte difficoltà per la crisi del settore di riferimento. Il calo dei consumi, la riduzione delle commesse hanno di conseguenza ricadute negative sulla redditività e sui risultati economici della Società.
“La società il 27 giugno 2011 ha comunicato al Ministero del Lavoro la decisione di procedere, “con carattere di urgenza”, ad una riduzione delle maestranze delle sedi di Milano, Roma, Pont-Saint-Martin (Aosta), Firenze, Bologna, Genova e Parma, per le quali è stata richiesta la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale. La riduzione delle maestranze è stata richiesta per 112 unità, per 12 mesi, a zero ore, a decorrere dal 1° agosto 2011” hanno ricordato i parlamentari valdostani. Nella sede di Pont-Saint-Martin tutto il personale è stato collocato in cassa integrazione straordinaria a zero ore e senza possibilità di rotazione, coinvolgendo anche gli otto lavoratori di una cooperativa che svolgono attività complementari per la Xerox.