Si è conclusa a Cogne, sabato 11 ottobre, la nona edizione del Concorso di Chiodatura, l’evento organizzato dall’Asd Arrampicata in Valle d’Aosta – affiliata Fasi – che ogni anno riunisce arrampicatori e appassionati per celebrare la cultura verticale e valorizzare le falesie del territorio.
Le prove sportive hanno animato le pareti della regione con diverse specialità. Nella gara lead, disputata sulla falesia “Tutto è Relativo” di Cogne, si sono distinti Mattia Bonomi e Simone Scavazza tra gli uomini, mentre tra le donne hanno brillato Alice Bracco, Katia Jacquemod, Sara Zoppo, Federica Mingolla e Martina Blanchet. Nella prova blocco, ospitata sulla parete artificiale di Gressan, la protagonista assoluta è stata ancora Alice Bracco, unica atleta a risolvere il passaggio decisivo.

Il concorso ha proposto anche un’attività di geocaching verticale alla falesia Millo di Donnas, che ha coinvolto numerosi partecipanti in una prova di scoperta e orientamento, vinta da Luisa Thiebat.
Nella sezione vie lunghe, il riconoscimento è andato a Niccolò Bruni e Gianluca Marra per l’apertura di nuovi itinerari alpinistici in Valle d’Aosta. Due vie lunghe sono inoltre state ripulite e richiodate a Cogne da Amedeo Gerard, Jacopo Glarey e Albert Silvestri, a testimonianza di un impegno condiviso nella manutenzione e valorizzazione del patrimonio naturale e sportivo.
Per la categoria falesie, il primo posto è andato a Stefano Cordaro per la riscoperta e la richiodatura della falesia di Ovellian (Sarre), premiata per la qualità del lavoro e l’eterogeneità dei gradi.
Il secondo posto ex aequo è stato assegnato alla Palestra di Roccia di Doues, curata da Angelo Baroni, Sergio Petey e Marco Bernardini, e alla falesia di Giuseppe “Bepi” Vidoni in Val Sapin, realizzata con Tommaso Vection. Terzo gradino del podio per la falesia di Niccolò Bruni, premiata per l’impegno e la qualità delle chiodature.
Un premio speciale è stato infine conferito ai “signori dell’arrampicata di Fuori Porta” – Piero Bonadeo, Pier Paolo Maccarini, Gian Luigi Carca e Andrea Carpo – per il lavoro di chiodatura nella falesia di Penola Brigniano in Val Curone.
Il concorso si conferma così un’iniziativa capace di unire atleti, guide alpine, volontari e istituzioni, promuovendo l’arrampicata come sport, cultura e forma di turismo sostenibile.
Esperienze come quelle di Arco, Finale Ligure o Valle Orco dimostrano quanto anche in Valle d’Aosta l’arrampicata possa essere un motore di sviluppo e promozione territoriale di rilevanza internazionale.