Chianciano Terme (Siena), 24 giu. (Adnkronos/Ign) – Le elezioni a ottobre? "Questo è un transfert psicologico di Bersani, che scarica sul Pdl le dichiarazioni pubbliche del suo responsabile dell’economia (Stefano Fassina, ndr)". Lo afferma il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, a margine del convegno Muovititalia che si chiude oggi a Chianciano Terme.
"Cioè il Pd, per tramite del suo responsabile economico -dichiara Alfano- ha detto che le cose così non vanno e si deve andare a votare prima, e lui la scarica sul Pdl". E subito dopo Alfano si precipita a precisare che il Pdl sostiene il governo Monti: "Non abbiamo mai dato una scadenza a questo governo, che lo stiamo sostenendo anche approvando una riforma che non ci convince pienamente come la riforma del mercato del lavoro". Dunque chi vuole far cadere questo governo "se ne assumerà le responsabilità".
In vista delle future elezione, Alfano ribadisce che il Pdl sceglierà il candidato alla premiership con le primarie. "Abbiamo scelto la strada delle primarie – sottolinea- , ciò che conta e ciò che è bello lo scelgono i cittadini e non i giornalisti. Noi vogliamo fare sì che ci sia una grande gara delle idee e tra le idee per scegliere il candidato del Pdl alla premiership".
Il segretario del Pdl dice con convinzione che "per vincere ci vuole una coalizione". E quindi il partito lavorerà per questo, "per costruire una ampia coalizione ancora in grado di non regalare questo nostro meraviglioso Paese alla sinistra, che non ha un programma di governo per tenere fuori l’Italia dalle secche della crisi".
E si vince uniti, rincara Alfano allontanando lo spettro di tensioni interne su un ritorno di Berlusconi. "Sarà vano, sarà inutile – spiega – ogni tentativo di separare la storia e il destino di Silvio Berlusconi da quello del partito che lui ha fondato", ed "è per questo che noi ribadiamo di essere una forza politica unita, in campo, che continuerà ad esserci e che vuole vincere". E ai giornalisti che gli chiedevano se Berlusconi si candiderà premier, Alfano risponde: "Quando e se dovesse deciderlo, lo dirà lui e lo dirà con chiarezza. Vedo tanti eccessi di zelo in giro -aggiunge polemico- soprattutto tra i giornalisti".
Nuova allenza con il Carroccio? Alfano dice che "la Lega Nord ha in questo momento un percorso particolarmente difficoltoso, che sta per concludersi con un congresso: vedremo dopo il loro congresso, da cosa diranno e cosa faranno, se ci saranno le condizioni per una nuova alleanza".
Al meeting di Muovititalia parla anche il senatore Altero Matteoli che interviene sull’ipotesi di Berlusconi candidato premier. "Nessuno – afferma l’ex ministro – ha mai messo in dubbio, a partire da Alfano, che il nostro leader è Berlusconi", quindi se lui "decidesse di ricandidarsi non ci sarebbe nessuno nel partito che gli potrebbe dire di no. E questa diatriba tra Berlusconi e Alfano è alimentata solo dai giornali. Alfano non ha nessuna voglia di mettersi in contrapposizione a Berlusconi".
La prospettiva di uno ‘spezzatino’ nel campo del centrodestra porterebbe il Pdl a una sicura sconfitta. Risponde così Matteoli a chi gli chiede se nascerà un altro partito nel centrodestra. "Io ho dato vita insieme ad altri al Popolo della Libertà – spiega -. Non sono pentito. Non sono contento di come funziona, dobbiamo farlo funzionare meglio, ma per tutto il resto non è possibile pensare di poter fare lo spezzatino: lo spezzatino ci renderebbe ridicoli e ci porterebbe sicuramente alla sconfitta".