Alimenti alla diossina, Fazio annuncia: “Doppio controllo con l’aiuto dei Nas”

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News Nazionali

Roma, 8 gen. – (Adnkronos/Ign) – Un doppio filtro per controllare l’eventuale presenza di diossina nei prodotti alimentari provenienti da con un controllo all’origine da parte delle stesse aziende importatrici e un sistema di verifica al dettaglio nelle regioni con l’aiuto dei Nas. E’ quanto previsto dal ministro della Salute Ferruccio Fazio per evitare l’ingresso di qualsiasi alimento contaminato dalla diossina prodotto in Germania.

Il ministro rassicura sottolineando che i prodotti italiani latte, carne e uova sono e restano sicuri: “Oggi stiamo scrivendo una nota a tutte le aziende che importano dalla Germania perche’ facciano, oltre ai controlli di routine anche quelli sulla diossina”.

Un altro step sara’ nella prossima settimana. Il 12 infatti e’ prevista una riunione tecnica a Bruxelles sulla contaminazione da diossina. “E il 13 a Roma ho gia’ convocato una riunione a cui parteciperanno i tecnici che hanno partecipato all’incontro di Bruxelles, i Nas e le Regioni. Insieme si metteranno a punto modalita’ di controllo a campione per realizzare un secondo filtro”, aggiunge Fazio ricordando che il latte italiano e’ sicuro al 100% cosi’ come la carne bovina e le uova. Per il latte a lunga conservazione e le carni suine sui quali invece non e’ prevista l’etichetta che indica l’origine potremmo contare “su questo doppio filtro”.

Tornando sulla provenienza dei prodotti contaminati, Fazio ha spiegato che la doppia produzione di oli industriali e acidi grassi destinati ai mangimi animali e’ all’origine della contaminazione di diossina in uova, carne e latte in Germania. “La stessa azienda responsabile della contaminazione – dice Fazio – aveva contemporaneamente una produzione di oli industriali di scarto e di acidi grassi usati nei mangimi animali. Ha avuto l’opportunita’ quindi di mescolare i due prodotti” dice il ministro convinto che “bisogna essere molto piu’ severi in questo campo. Non si puo’ permettere a chi produce pericolosi oli industriali di occuparsi anche di materie prime per l’alimentazione animale”. Non e’ la prima volta infatti che questo problema si verifica. “Nel 1999 -ricorda Fazio- si e’ verificata la stessa situazione in Belgio. E’ la seconda volta, e’ necessario quindi prendere provvedimenti”.

Fazio ha anche ricordato l’impegno dell’Italia per un’etichetta trasparente sui prodotti alimentari. “Il nostro Paese ha votato contro la risoluzione proposta proprio dal Belgio e appoggiata dalla Germania per un’etichettatura non sufficientemente trasparente. Noi vogliamo che ci sia chiarezza in particolare sulla provenienza e sull’origine di tutti gli alimenti”.

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