Parigi, 14 set. (Adnkronos) – Nell’inchiesta sull’attacco di Chevaline, in Alta Savoia, si potrebbe aprire una nuova pista, che riguarda la donna anziana uccisa nell’automobile assieme alla figlia e al genero. Suhaila al-Allaf, 74 anni, assassinata come gli altri con un colpo di arma da fuoco alla testa nella località francese vicino Annecy, sarebbe stata oggetto in passato di minacce e vittima di aggressioni ad opera del figlio, del quale al momento si sarebbero perse le tracce.
La donna viveva in Svezia con il figlio Haydar Thaher, dalla morte del marito lo scorso anno. Ma questo figlio non sarebbe più stato visto dai suoi vicini da un mese e secondo il ‘Daily Telegraph’ potrebbe essere partito per il Regno Unito.
Secondo documenti giudiziari citati dal giornale, Haydar Thaher sarebbe stato arrestato a più riprese per violenze e minacce nei riguardi dei suoi parenti. Non sarebbe mai stato condannato perché le vittime non hanno mai testimoniato contro di lui. L’uomo, 46 anni, soffrirebbe di schizofrenia secondo i parenti che subivano costantemente le sue minacce.
Intanto ha lasciato la Francia alle 8:15 di questa mattina la piccola Zainab, la bimba di 7 anni rimasta gravemente ferita a Chevaline. Lo rende noto ‘Le Figaro’, precisando che Zainab è stata presa in custodia da cittadini britannici che l’hanno portata in una destinazione per il momento tenuta segreta. Non si sa se la bambina abbia potuto fornire agli inquirenti elementi in grado di contribuire alle indagini sull’attacco.