Roma, 27 ago. – (Ign) – Apre un ristorante per cannibali a Berlino.Trovata pubblicitaria o scherzo di pessimo gusto, di certo la notizia, vera o falsa che sia, ha fatto il giro del mondo. Dall’8 settembre si potrà prenotare per la cena nella filiale tedesca di un famoso ristorante brasiliano, il ‘Flimè’ di Eduardo Amado. Nella foresta amazzonica come a Berlino saranno serviti piatti di cucina Wari che, per tradizione, utilizza la carne umana.
Le polemiche non sono mancate. Dapprima in Brasile, tanto che su Youtube circola un video con la protesta di piazza di un migliaio di abitanti della città di Guarajà-Mirim dello stato di Rondonia. Mentre in Germania si è pensato a uno “scherzo disgustoso”. “Spero che sia tutto falso” spiega al tabloid ‘Bild’ Michael Braun, esponente dei cristiano-democratici nel parlamento di Berlino. “Non molto tempo fa proprio nella capitale tedesca – ricorda Braun – è morta una persona uccisa dal cannibale di Rotenburg, Armin Meiwes che in un’intervista shock aveva avuto la faccia tosta di dichiarare: ‘La carne umana? Ottima, è molto simile a quella di maiale'”.
Il singolare ristoratore Eduardo Amado non si scompone e, sul video di YouTube, dice: “Capisco le critiche, ma credo che la gente dovrebbe provare almeno una volta il cibo Wari, per poterlo comprendere”.
Sul sito del locale tedesco di prossima apertura campeggia la scritta ‘mangiare è molto più che soddisfare la fame’, e nella versione tedesca alla sezione ‘Jobs’ compare anche un modulo per ‘donazioni spontanee’ di parti del proprio corpo.I costi ospedalieri per l’operazione sui volontari, si precisa, saranno ovviamente a carico del ristorante che si riserva l’opportunità di scegliere come ‘usare’ al meglio la materia prima e di rifiutare l’offerta nel caso non si passi la visita medica. Di più, sulla versione tedesca, c’è anche la ricerca di “chirurghi dalla mentalità aperta”.
La ‘cucina Wari’ è quella che fa riferimento alla tribù Waricaca che abitava la foresta amazzonica in Brasile. Prima dell’arrivo degli europei, da cui venne decimata, teorizzava la cannibalizzazione rituale dei nemici uccisi in battaglia.