Australia sotto choc, padre stupra la figlia per 30 anni. Dalle violenze sono nati 4 figli

Lo riferisce l'Herald Sun
News Nazionali

Sydney, 17 set. – (Adnkronos) – L'Australia intera e' sotto shock per una nuova storia di abusi sessuali tra le mura domestiche durata oltre tre decenni e rivelata soltanto oggi dalla stampa del paese. Un uomo di Melbourne, scrive il giornale "Herald Sun", ha tenuto prigioniera la propria figlia per oltre 30 anni costringendola ad avere rapporti sessuali quasi quotidianamente. Dalle ripetute violenze sono nati quattro bambini, uno dei quali sarebbe pero' morto poco dopo la nascita. La donna e i suoi bambini si trovano ora sotto la tutela delle autorita'. Tutti e tre i figli avrebbero seri problemi di salute.

L'orribile vicenda – che ricorda quella del padre-mostro Josef Fritzl, l'austriaco che tenne prigioniera per 24 anni sua figlia, dalla quale ebbe 7 bambini – e' venuta alla luce nel giugno del 2008, quando la donna, oggi ultraquarantenne, si presento' alla polizia per denunciare i ripetuti abusi.

Le violenze, riporta il giornale, avrebbero avuto inizio nella meta' degli anni '70, quando la ragazza, allora appena undicenne, comincio' a essere oggetto di morbose attenzioni da parte del padre. L'uomo, che minacciava la figlia di fare del male a sua madre e ai suoi fratelli se non avesse ceduto ai suoi desideri, abusava della ragazza quasi quotidianamente. Tutti e 4 i bambini sono stati partoriti all'ospedale principale di Melbourne. Il test del Dna ha confermato la paternita' dell'uomo, che dovra' ora rispondere di 83 diverse accuse.

In tutto il paese ora ci si interroga su come un caso cosi' eclatante sia potuto passare inosservato nonostante la famiglia fosse da tempo sotto il controllo delle autorita'. Tre fratelli della ragazza abusata, infatti, morirono durante l'infanzia, mentre gli altri sono stati sottratti per diverso tempo all'autorita' dei genitori.

La moglie dell'uomo ha dichiarato di non aver mai sospettato di quanto stesse accadendo, nonostante abbia vissuto insieme al resto della famiglia fino al 2005. In quello stesso anno, riferisce l'Herald Sun, il caso era gia' stato segnalato alla polizia in seguito alle informazioni di un vicino di casa, ma la vittima si era rifiutata di sporgere denuncia per timore di ritorsioni da parte del padre. Poi, lo scorso giugno, la donna ha trovato il coraggio di raccontare tutto alla polizia.

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