Roma, 12 nov. (Adnkronos) – E’ stata iscritta sul registro degli indagati la sedicenne coinvolta nel giro di baby squillo scoperto in un appartamento nel quartiere Parioli a Roma. La ragazza, secondo il gip, avrebbe indotto la sua amica a prostituirsi.
Nella vicenda si registrano inoltre due nuovi arresti per induzione alla prostituzione minorile e spaccio di sostanze stupefacenti. Destinatari dell’ordinanza il 49enne G. M. e il 38enne I. M. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Roma Maddalena Cipriani, su richiesta dei pm Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi nell’ambito dell’operazione ‘Ninfa’.
Le ulteriori indagini sullo sfruttamento delle due minorenni nel quartiere romano dei Parioli hanno infatti consentito di acquisire nuovi gravi indizi di colpevolezza nei confronti di I. M., già arrestato lo scorso 28 ottobre, il quale deve rispondere di reiterati episodi di spaccio di cocaina, da lui fornita alle due minorenni e ad altre due donne (una 40enne e una 32enne) di cui sfruttava la prostituzione.
Gli addebiti a carico di I. M. derivano dalle dichiarazioni rese dalle quattro a pm e carabinieri, che hanno confermato il contenuto di conversazioni telefoniche in cui l’arrestato e le interlocutrici facevano riferimento a cessioni di sostanze stupefacenti per uso personale. Nel corso delle perquisizioni del 28 ottobre, i militari dell’Arma trovarono e sequestrarono dosi di cocaina nel portafoglio di una delle due minori. Inoltre, le due maggiorenni che si prostituivano hanno riferito come I. M. fosse disponibile a fornire cocaina anche per i loro clienti.
Quanto alla posizione di G. M., era un cliente abituale delle due minori (‘cliente bambus’ soprannome evocativo della cocaina in gergo ‘bamba’) ed era solito pagare le prestazioni sessuali anche con la fornitura di dosi di cocaina. All’uomo, imprenditore edile, è contestato anche il reato di induzione alla prostituzione minorile per avere avuto rapporti sessuali con le due minori e per avere proposto loro incontri sessuali con un’altra coppia.
Sulla vicenda, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro dice di non escludere che, "in una riunione che faremo prossimamente sul bullismo, si possa anche parlare dell’educazione sessuale".
"Devo dire che non solo ci ha scosso, e mi ha scosso come padre e cittadino, ma è una cosa assolutamente incredibile che una madre sia complice di questi fatti – afferma durante la visita al Palazzo dell’Informazione per la mostra in occasione dei 50 anni dell’Adnkronos – come prefettura abbiamo solo in campo delle iniziative contro il bullismo che riguardano i giovani, devo dire che una situazione del genere ci ha assolutamente sconvolto e preso in contropiede".