Roma, 28 set. (Adnkronos/Ign) – "Desta grande preoccupazione la decisione del governo di mantenere nell’incertezza la scelta del nuovo governatore della Banca d’Italia che dovrà succedere a Mario Draghi’. E’ l’allarme congiunto lanciato dal segretario dei Pd, Pierluigi Bersani e dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini all’indomani della riapertura della partita sul nuovo Governatore della Banca d’Italia, avvenuta nel faccia a faccia a Palazzo Grazioli tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Da sempre contrario all’ipotesi di Fabrizio Saccomanni, attuale dg di via Nazionale e ormai dato per certo nella successione a Draghi, il ministro del Tesoro avrebbe rilanciato Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro e suo candidato.
Tutto rinviato, dunque, sulla nomina del nuovo Governatore. A conferma di ciò in mattinata non c’è stata nessuna convocazione straordinaria del Consiglio Superiore di Bankitalia. Dalla presidenza del Consiglio, infatti, non è arrivata la comunicazione con la richiesta del parere su un candidato alla successione di Mario Draghi. Nel primo pomeriggio a palazzo Chigi, intanto, si è tenuto un incontro tra il Governatore uscente Mario Draghi e il premier Silvio Berlusconi. Alla presenza del sottosegretario Gianni Letta, il colloquio è durato poco più di mezz’ora.
Nel frattempo l’ipotesi Grilli trova l’appoggio della Lega, stando alle ultime parole del ministro delle Riforme, Umberto Bossi. ‘Preferisco Grilli, non fosse altro perché è di Milano’, ha detto il Senatur. Parole che provocano l’ironia di Bersani. ‘Beh, se è così, io ho un candidato di Bettola", replica il segretario del Pd su Facebook.
L’opposizione, invece, parla di una ‘incertezza pericolosa’. "Nel mezzo di una tempesta finanziaria internazionale che vede l’Italia in prima linea – hanno sostenuto Casini e Bersani nel corso di un incontro – invece di offrire certezze e stabilità, il governo continua a tenere pericolosamente in bilico il paese per mere esigenze personali o di equilibri interni’.
‘La professionalità e la competenza dei diversi candidati non sono in discussione. L’obiettivo fondamentale però – hanno sottolineato – è che alla Banca d’Italia sia assicurato presto un assetto di vertice stabile; un assetto che risponda a criteri di continuità di azione e che non presti il fianco a interpretazioni negative, fondate o meno che siano, sull’autonomia della banca centrale italiana’.
