Beppe Grillo lancia il referendum: ‘Sono io il problema del M5S?’

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Roma, 11 giu. (Adnkronos/Ign) – Sono io il problema? "Vorrei sapere cosa pensa il MoVimento 5 Stelle’. A chiederlo è Beppe Grillo che sul suo blog lancia una sorta di referendum a proposito delle dichiarazioni della senatrice M5S Adele Gambaro, che ha attribuito a lui e ai suoi post delle responsabilità riguardo alla "debacle elettorale" dei 5 Stelle alle amministrative.

Intervenuta a Skytg24 per commentare i risultati delle comunali, la parlamentare stellata ha dichiarato: "Due Comuni al M5S non sono un successo, ma una debacle elettorale". "Stiamo pagando i toni e la comunicazione di Beppe Grillo – ha aggiunto -, i suoi post minacciosi, soprattutto quelli contro il Parlamento. Mi chiedo come possa parlare male del Parlamento se qui non lo abbiamo mai visto".

Dopo il flop elettorale del M5S Grillo definisce sul suo blog ‘drammatico per l’Italia’ l’esito delle elezioni. ‘Gli italiani, la maggioranza degli italiani, cominciano a perdere la speranza. E questo è molto triste", scrive. "In Italia è sempre tempo di elezioni, è sempre il tempo dei Pavesini, che siano sindaci, presidenti di provincia, presidenti di Regione, deputati, senatori, eurodeputati. Il Paese è in elezione permanente. Un tormentone. Ogni anno si vota per qualcosa. E’ un campionato di calcio, c’è sempre chi vince, chi perde per poi vincere l’anno successivo, chi pareggia e chi trionfa, come se l’amministrazione pubblica fosse un premio, un traguardo, e non un servizio. C’è pure il calcio mercato con i giocatori comprati all’asta che cambiano casacca", aggiunge.

"Il vincitore dell’elezione di circostanza sale sempre su un palco e a braccia tese saluta la folla. Non cambia nulla, ma la gggente è contenta che abbia vinto il "suo" candidato e non il "loro", quando in realtà sono la stessa persona, la stessa politica, lo stesso programma, persino lo stesso governo. Poi i giornaloni titolano e i politologi spiegano. Lo spettacolo in sé osceno e inquietante attrae sempre meno spettatori, la gggente non ha più voglia di pagare il biglietto, di votare. Questo o quello pari sono. Elezione dopo elezione il disgusto sale, il termometro dell’astensione si surriscalda, se alle prossime politiche superasse la soglia del 70% la Repubblica, lo Stato, il Governo e il Parlamento sarebbero delegittimati", scrive Grillo.

"Il Nipote Letta ha fatto solo annunci, il più ridicolo è il taglio dei rimborsi elettorali, mai avvenuto", continua.

Rispondendo a chi critica l’operato del Movimento, Grillo sottolinea: "Le proposte di legge del M5S sono ignorate, respinte. Il M5S è legalitario, pacifico, ghandiano. Cosa ci si aspettava? Che dessimo fuoco al Parlamento? il M5S deriso h24 su tutte le televisioni è l’ultima barriera prima della furia popolare".

Il leader sottolinea come in Parlamento i grillini abbiano fatto e molto vedendo però bocciate le loro iniziative". "Si chiede al M5S – prosegue Grillo – cosa ha fatto in questi mesi, ha presentato proposte di legge per le PMI, per l’abolizione dei contributi pubblici ai giornali e ai partiti, ha spinto l’iniziativa di cancellazione del Porcellum, unica voce nel Parlamento, insieme a molte altre iniziative, come il ritiro delle nostre truppe dall’Afghanistan, legate al suo programma. E ha rinunciato ai rimborsi elettorali per 42 milioni di euro, si è dimezzata lo stipendio parlamentare pari circa a 350.000 euro al mese".

"Il M5S – continua – ha raccolto le firme per leggi popolari e referendum, ignorate o bocciate ogni volta dalla partitocrazia, ha partecipato alle elezioni con persone con la fedina penale pulita. Invece di chiedere conto ai partiti di cosa hanno fatto in 30 anni si demonizza il primo tentativo di democrazia dal basso nato in questo Paese", conclude. 

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