Berlusconi, domiciliari o aiuto agli anziani Oggi la scelta del Tribunale di Sorveglianza

Dopo la condanna a quattro anni di carcere per frode fiscale (tre coperti da indulto) nel processo dei cosiddetti diritti tv.
News Nazionali

Milano, 10 apr. (Adnkronos) – L’affidamento ai servizi sociali o gli arresti domiciliari. E’ questa la scelta che spetta al Tribunale di Sorveglianza di Milano chiamato a decidere sulla sorte giudiziaria di Silvio Berlusconi.

Dopo la condanna a quattro anni di carcere per frode fiscale (tre coperti da indulto) nel processo dei cosiddetti diritti tv, giovedì per l’ex premier ci sarà l’udienza per decidere in che modo dovrà scontare l’anno di pena.

Da quanto trapela, il leader di Forza Italia potrebbe essere affidato a una comunità di anziani disabili la cui sede non è lontana dalla villa di Arcore, indicata come residenza di Berlusconi. Il lavoro lo impegnerebbe un solo giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio a scelta.

I legali Niccolò Ghedini e Franco Coppi non hanno fornito un elenco di strutture idonee a ospitare l’ex premier, ma hanno fornito diversi documenti per dimostrare la non pericolosità sociale dell’ex Cavaliere ed evitare così i domiciliari, eventualità che comporterebbero maggiori restrizioni. Per la ‘riabilitazione’, con tanto di colloqui con l’assistente sociale, potrebbe essere decisiva anche l’accettazione di quella condanna che l’ex premier ha sempre contestato.

Difficile insomma fare pronostici su quale sarà la decisione. Esclusa solo un’ipotesi: l’arresto non contemplato per un 77enne che abbia commesso questo tipo di reato.

L’udienza, in programma alle 17 vedrà Berlusconi sfilare come 59esimo caso della giornata, preceduto da condannati ‘comuni’. Il dibattimento di pochi minuti, che si terrà in camera di consiglio, sarà presieduto dal presidente Pasquale Nobile de Santis (con doppio voto), il giudice relatore Beatrice Crosti che leggerà il fascicolo del condannato, e due esperti esterni: una ricercatrice di diritto penitenziario e una ex docente di criminologia.

Dell’istruttoria fa parte anche la relazione redatta dall’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) sull’idoneità dell’abitazione indicata da Berlusconi, delle persone che la frequentano e su altri accertamenti formali per capire se ci sono i presupposti per un reinserimento. La parola passerà al pg Antonio Lamanna, quindi alla difesa, mentre sembra improbabile, la presenza dell’ex premier per eventuali dichiarazioni spontanee.

Il collegio ha cinque giorni per decidere sull’istanza: in primis se accogliere la richiesta di affidamento in prova, quindi nello stabilire i paletti che il leader di Forza Italia dovrà rispettare nella campagna elettorale per le europee. Con l’ordinanza, attesa entro martedì prossimo, i giudici fisseranno una serie di prescrizioni relative alla libertà di movimento e agli orari da rispettare: tornare a casa entro le 23 e non uscire prima delle 6, non frequentare pregiudicati, niente viaggi non programmati fuori dalla Lombardia, già impossibili i viaggi all’estero dopo il ritiro del passaporto. Restrizioni da rispettare salvo non chieda e ottenga, caso per caso, una deroga ma che limitano la sua campagna politica. 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte