Berlusconi: “Io non ho nessun potere, sento senso di impotenza”

Lo ha affermato il presidente del nel suo intervento ad Atreju.
News Nazionali

Roma, 9 set. (Adnkronos) – "E’ difficilissimo fare qualcosa di un concreto in un sistema che non dà nessun potere a chi è alla guida del governo". In questi anni "ho sentito un senso d’impotenza drammatico. Il governo non ha nessun, nessun potere". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel suo intervento ad Atreju.

"I cittadini – continua – sono depositari della sovranità popolare; i cittadini votano e col voto passano la sovranità popolare al Parlamento e ai suoi membri. I membri del Parlamento votano, ma il risultato del loro viene abrogato. Sintetizzando e semplificando oggi la sovranità popolare non è più dei cittadini e del Parlamento ma è dei magistrati di Magistratura democratica".

Un altro attacco, quello al centrosinistra: il "patriottismo" invocato da tutti sulla manovra economica messo in pratica dalla sinistra e dal Pd è stato quello di "fare lo sciopero generale". All’indomani dell’approvazione al Senato è scattata la "solita musica della sinistra -ha detto il premier-. Il patriottismo della sinistra è arrivato a fare lo sciopero generale, il segretario del Pd è sceso in piazza. Hanno dato una immagine negativa del Paese, contro gli interessi del Paese".

E nel dire che non teme le inchieste che lo coinvolgono, il presidente del Consiglio è ottimista per il futuro: "Abbiamo ancora 18 mesi davanti a noi: dobbiamo fare la riforma dell’architettura dello Stato, della giustizia, del fisco". In questo periodo, spiega, saranno realizzate le riforme che in precedenza non si sono potute fare perché, in particolare per quanto riguarda la giustizia, "c’erano partiti contrari" come l’Udc e poi "il partito del presidente Fini". Ma "arriveremo alla fine della legislatura" ha assicurato il premier.

Anche perché, dice, "quando sento parlare di governo tecnico mi viene da ridere. Noi abbiamo l’abitudine di consultare i migliori tecnici quando dobbiamo prendere una decisione difficile. Il tecnico non ha nemmeno l’autorevolezza personale per potersi imporre sugli altri ministri. Non vedo in giro così tanti tecnici che possano avere un’autorevolezza personale nei rapporti con gli altri, il talento con gli altri e che possano mettere in campo anche e soprattutto se non hanno autorevolezza politica". Il premier ha quindi rivendicato di avere l’"autorevolezza politica" che gli deriva dal fatto di essere il "leader della principale forza della coalizione di governo".

"Ci sono due persone che stimo sopra gli altri: uno si chiama Angelino Alfano e l’altro si chiama Gianni Letta. Il mio pensiero non recondito ma più volte dichiarato è quello di vedere prossimamente Gianni Letta presidente della Repubblica e Angelino Alfano presidente del Consiglio dei ministri" auspica poi Berlusconi, che riguardo una sua eventuale ricandidatura alla presidenza del Consiglio nel 2013, ha proseguito: "Farò quello che sarà necessario fare, secondo la situazione che si appaleserà alla fine della legislatura. Vent’anni sono un periodo enorme perché la vita politica è drammaticamente pesante, se rinunciassi sarei giustificabile. A volte non se ne può più".

A questo proposito Berlusconi ha ricordato che "Bush, Blair, Aznar e Schroder, quando gli ho chiesto quale sia stato il giorno più felice del loro mandato, mi hanno detto l’ultimo giorno".

Infine: puntare al pareggio di bilancio entro il 2013 è un "record assoluto". Perché, sostiene Berlusconi, "l’ultimo pareggio di bilancio è stato raggiunto dal presidente del Consiglio Marco Minghetti nel 1876". Un 2013 nel quale, conclude, "gli elettori moderati prevarrano su questa sinistra che abbiamo la disgrazia di trovarci di fronte, non hanno nessun esponente degno di essere pensato come presidente del Consiglio".

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