Blitz contro l’Ndrangheta, 39 arresti tra Calabria e Lombardia

Operazione denominata 'Saggezza'.
News Nazionali

Reggio Calabria, 13 nov. (Adnkronos) – Blitz dei carabinieri nella Locride e nelle province di Vibo Valentia, Cosenza e Como, per l’esecuzione di 39 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, porto abusivo d’armi, usura, illecita concorrenza per il condizionamento di appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo dell’attività di credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni, con le aggravanti della metodologia mafiosa e della transnazionalità.

L’operazione denominata ‘Saggezza’, ha consentito di documentare gli organigrammi e le attività illecite dell’associazione accertando l’esistenza e l’operatività di cinque "locali" di ndrangheta, riferibili a famiglie di riferimento come i Romano ad Antonimina, Varacalli ad Ardore, Raso a Canolo, Nesci a Ciminà, Fabiano a Cirella di Platì, individuandone le figure apicali che esercitano il controllo su tutto il loro territorio.

Le indagini hanno ricostruito i vertici dei locali e individuato i circuiti economici in cui erano inseriti. In particolare gli indagati, secondo l’accusa, conseguivano profitti illeciti condizionando gli appalti pubblici mediante atti di concorrenza sleale, di gestione e controllo diretto ed indiretto di attività economiche nel settore edilizio, nel movimento terra e nel taglio boschivo in località aspromontane.

Gli inquirenti hanno poi scoperto una sorta di struttura di governo intermedio della ‘ndrangheta chiamata ‘Corona’. Il capo è stato identificato in Vincenzo Melia. Nella struttura ci sono anche i ruoli di capo consigliere e consigliere. La Corona, hanno spiegato in conferenza stampa il procuratore facente funzioni di Reggio Calabria Ottavio Sferlazza e l’aggiunto Nicola Gratteri, è una novità dell’organizzazione e sarebbe stata ideata per regolamentare le doti e stabilire le regole della criminalità reggina. Il nome dell’operazione deriva da un’intercettazione del capo Vincenzo Melia in cui afferma di essersi sempre comportato con saggezza. 

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