Roma, 11 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Settembre mese nero per l’amore. Almeno per le coppie già collaudate. Con il ritorno alla routine e alla vita di tutti i giorni, la vita a due risente di nervosismo, stress e inquietudini accumulati a lavoro, soprattutto se in ufficio competizione e agonismo la fanno da padrone. Ad assicurarlo all’Adnkronos Salute è Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano, che mette in guardia le coppie di ritorno dalle vacanza: in autunno, avverte, è ‘boom’ di crisi e abbandoni.
Dietro le coppie che scoppiano, si nascondono anche meccanismi neurologici che accendono aggressività e tensioni. In estate, quando si è in vacanza, “è più attivo il sistema vagale – spiega – ovvero quello legato al relax, al dormire bene, al battito cardiaco a bassa frequenza. Qui – sintetizza – governa quello che definisco il comandante dei tempi di pace”. Ma quando ci si lasciano ferie e viaggi alle spalle “la palla passa al sistema simpatico – spiega la sessuologa – legato a doppio filo con l’adrenalina, il neurotrasmettitore di questo sistema. A livello simpatico, al contrario che in quello vagale, domina il comandante dei tempi di guerra”. E’ dunque il passaggio da un sistema all’altro a mandare letteralmente in tilt la coppia, “passata da un assetto di pace, quello che contraddistingueva i giorni lontani dalla città, a uno di guerra”. E il menage a due scricchiola di più “se si riprende una vita frenetica – spiega Graziottin – con l’agenda colma di impegni e un lavoro dove dominano frenesia e competitività”.
Una volta di ritorno dall’ufficio “sono in pochi – assicura Graziottin – a saper togliere l’armatura: la maggior parte sfoga nella coppia l’aggressività e la collera accumulati a lavoro. Ecco dunque che la casa diventa il teatro di una guerra privata, dove spesso al canale della comprensione, più aperto quando si è in relax in vacanza, viene letteralmente sbarrato”. Una situazione “che è per giunta – sottolinea l’esperta – incompatibile con l’erotismo, perché l’adrenalina che si attiva nelle situazioni di pericolo provoca una vasocostrizione che investe anche la sfera genitale. Non è un caso – fa notare la sessuologa – che nel mondo animale non ci sia accoppiamento in condizioni di pericolo”. Ne consegue “che si ha meno voglia di fare l’amore, il desiderio scende e anche le performance possono essere meno appaganti”. E davanti agli ostacoli, tra le mura domestiche ma anche sotto le lenzuola, sono in molti a gettare la spugna. “Siamo sempre meno progettuali – sottolinea la sessuologa – pronti ad arrenderci quando c’è da rimboccarsi le maniche e darsi da fare per salvare un rapporto. Ecco dunque che a settembre registriamo un consistente aumento degli abbandoni e degli addii, anche perché – aggiunge – il primo antidepressivo naturale in cui si cerca conforto e l’illusione dell’innamoramento, magari lasciandosi sedurre da qualche collega”.
E anche le nubi e la pioggia che prendono il posto del sereno “ci mettono lo zampino – assicura Graziottin – è infatti scientificamente provato che quando le ore di buio aumentano cresce la tendenza alla depressione”. Pullulano dunque “i musi lunghi che, di ritorno dal lavoro, trasformano la coppia nell’ultimo ring dove sfogare la propria aggressività, minando la vita a due”. Per limitare i danni, l’esperto consiglia “di dedicarsi allo sport, possibilmente prima di rientrare a casa dal lavoro. Con l’attività fisica scarichiamo, a livello motorio, le emozioni negative accumulate nel corso della giornata, creando uno stacco” toccasana per evitare azzuffate con la propria dolce metà.
Lo sport, infatti, “tiene a bada l’adrenalina, rendendoci meno aggressivi”. Altro trucco ‘salva coppie’ per un settembre che potrebbe rivelarsi di fuoco “recarsi a lavoro in bici o a piedi oppure creare un momento di relax dopo l’ufficio, ad esempio con un aperitivo – consiglia Graziottin – oppure tuffandosi sotto la doccia e cambiandosi gli abiti, con un occhio attento al guardaroba, prima di riprendere la vita di casa”.