Brescia, salvata la speleologa ‘intrappolata’ in una grotta: è in buone condizioni

Intervenuti in totale 100 tecnici.
News Nazionali

Brescia, 15 nov. (Adnkronos) – E’ stata tratta in salvo e riportata in superficie verso le 6.40, la speleologa rimasta intrappolata da domenica pomeriggio nella grotta dell’altopiano di Cariadeghe (Brescia).

Come fa sapere il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, sono intervenuti in totale 100 tecnici Cnsas provenienti da 6 regioni d’Italia: Lombardia, Piemonte, Trentino e Veneto, Emilia Romagna, e Toscana. La speleologa Anna Bonino, appena uscita dalla grotta, in buone condizioni, è stata trasportata in ospedale.

La speleologa si era fratturata la gamba sinistra domenica pomeriggio, dopo essere scivolata e caduta da circa tre metri di altezza durante un’escursione nella grotta, alla profondità di circa 250 metri. Subito tre suoi compagni di esplorazione sono usciti dalla grotta per dare l’allarme, mentre altri 2 compagni di escursione sono rimasti con lei a prestarle i primi soccorsi. Alle 17 è stato allertato il 118, che ha immediatamente attivato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) della stazione di Valsabbia della V Delegazione bresciana e IX zona speleologica lombarda.

Una squadra di primo intervento è entrata in grotta alle 20. Il recupero vero e proprio è iniziato però qualche ora più tardi, dopo che la ragazza è stata stabilizzata all’interno di una tendina riscaldata, dall’equipe medica del Cnsas, in contatto diretto con la centrale operativa del 118 di Brescia. Per trasportare Anna Bonini è stato necessario allargare alcuni tratti molto stretti della grotta: a questa operazione si sono dedicati 8 volontari della Commissione Disostruzione del Cnsas che, con l’uso di micro cariche, hanno demolito piccole porzioni di roccia consentendo il passaggio della barella.

Durante l’intervento, durato complessivamente 35 ore circa, di cui 25 ore di trasporto barella, si sono alternate 3 squadre di medici ed infermieri e 3 squadre di tecnici per il recupero. In grotta hanno operato in totale 84 tecnici per una media di 12 ore di lavoro ognuno.

Il recupero in grotta, riferisce il Soccorso alpino, si è svolto senza particolari intoppi e l’infortunata è stata per la maggior parte del tempo vigile e collaborativa, dimostrando un’eccezionale forza d’animo.

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