Caccia, politici-cacciatori difendono la stagione: “No a moratoria”

'Non sparate sui cacciatori'.
News Nazionali

Roma, 29 ago. (Adnkronos) – ‘Non sparate sui cacciatori’. Giubbotto verde e cartucciera, dal Palazzo alle campagne della Val Brembana, un nutrito di parlamentari bipartisan difende la stagione venatoria, giudicando la moratoria proposta dagli ambientalisti come ‘un assurdo ritornello’. Percio’ a fermare i cani e far tacere i fucili, le ‘onorevoli carabine’ interpellate dall’Adnkronos non ci pensano proprio. A capeggiare lo schieramento e’ Luciano Rossi, deputato Pdl e presidente dell’intergruppo parlamentare ‘Amici del tiro e della caccia’, che spiega: ‘Subiamo polemiche da troppo tempo. I cacciatori non possono essere mortificati da una campagna denigratoria’.

‘Da sempre -sottolinea- il nostro mondo difende con i fatti e l’impegno quotidiano, non sulla spinta di mode di stagione, la ruralita’ e l’equilibrio con la natura’. Per Rossi, dunque, ‘sono insopportabili i facili isterismi, anche da parte di alcuni colleghi parlamentari, che a inizio stagione venatoria montano in maniera strumentale e qualche volte estremista. La caccia e’ una passione ma soprattutto una scelta di vita -e’ il ragionamento del parlamentare Pdl- le devianze sono nella societa’, non riguardano gli uccellini che vengono abbattuti. Si stanno facendo riflessioni serie tra associazioni venatorie e mondo agricolo e in questo confronto vanno individuate le scelte del prossimo futuro’.

All’attenzione del presidente dell’Intergruppo anche ‘il problema dei corvidi, che e’ serio: sono animalacci neri che distruggono nidi e covate di uccelli. Senza contare i cormorani, che fanno strage di pesci’. ‘Le associazioni venatorie -sottolinea ancora Rossi- hanno avviato percorsi di indagini sui territori. Ci sono specie in grande incremento, tanto da chiedere aperture anticipate della caccia o anche abbattimenti selezionati’.

Dal Pdl al Carroccio. Non usa mezzi termini Stefano Stefani, presidente commissione esteri della Camera e tesoriere della Lega Nord: ‘Ho i cani che aspettano di essere portati a caccia -spiega- ma quest’anno mandero’ mio figlio perche’ ho un ginocchio messo male’. La moratoria degli ambientalisti? ‘Stupidaggini pretestuose, non c’e’ ragione per fermare la stagione. I veri protettori della selvaggina e del territorio sono i cacciatori’, rimarca Stefani. ‘Gli ambientalisti -rilancia- dicano quali specie sono ridotte all’osso per la siccita’. Le lepri, forse? La selvaggina anche in periodo di siccita’ sa dove trovare l’acqua, non siamo mica in Africa. Molti ambientalisti hanno i paraocchi, bisogna ragionare’.

In casa Idv, convinto parlamentare cacciatore e’ Gabriele Cimadoro, che va a caccia in Val Brembana e in Valtellina: ‘Se c’e’ una categoria che ha in seria considerazione gli animali sono i cacciatori -spiega- quando gli altri stanno in pantofole, noi andiamo a portare da mangiare in montagna agli animali d’inverno o d’estate, quando non c’e’ nulla per loro’. ‘Gli ambientalisti che abitano in piazza Duomo a Milano fanno sorridere’, prosegue il deputato dell’Italia dei valori.

‘La siccita’ non e’ un problema -assicura Cimadoro- io ad esempio caccio le pernici, una specie che probabilmente beve un cucchiaio d’acqua al mese. Anzi, il clima asciutto rende migliore la situazione per molti animali. Se gli ambientalisti vogliono un confronto serio con i cacciatori -fa notare l’esponente dipietrista- siamo disposti a discutere con chiunque. Ma non sparate sui cacciatori’.

Anche Federico Bricolo imbraccera’ il suo fucile e andra’ a caccia in montagna in compagia dei suoi amici e del fedele setter. Il presidente della Lega Nord al Senato, che predilige le zone del veronese, sottolinea: ‘non esiste in nessun paese al mondo che non si possa andare a caccia. In Italia l’attivita’ e’ regolamentata in maniera corretta e attenta agli equilibri della fauna, e le specie sono tutelate’.

‘Ogni apertura della stagione venatoria -fa notare il capogruppo leghista a Palazzo Madama- trascina con se’ polemiche, non c’e’ nulla di nuovo. Ma -assicura- come gli altri anni saranno rispettate le normative, permettendo ai cacciatori di vivere la loro passione prestando la dovuta attenzione alla politica di incremento della fauna sul territoio’.

Per Bricolo, ‘il vero nemico della fauna selvatica non sono le carabine dei cacciatori ma l’inquinamento. Le politiche di questi anni hanno portato a un incremento della fauna soprattuto nelle zone alpine, grazie alle attivita’ delle amministrazioni provinciali che, al di la’ dei colori di appartenza lavorano in questa direzione. Percio’ -conclude- non demonizziamo chi va a caccia, gli allarmismi sono sempre sbagliati’. 

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