Cardinale Sepe contro i camorristi: “Non entrerete in chiesa nemmeno da morti”

"Siete i veri sconfitti. Siete cadaveri che camminano".
News Nazionali

Napoli, 9 nov. (Adnkronos) – "Siete i veri sconfitti. Siete cadaveri che camminano, condannati a morte certa da voi stessi, sapendo che chi semina vento raccoglie tempesta. Se non vi pentite non entrerete in chiesa neanche da morti. E’ quello che ho detto a tutti i miei sacerdoti". Un vero e proprio anatema contro i camorristi quello lanciato dall’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, prima che avesse inizio la fiaccolata ecumenica interreligiosa per le vittime della criminalità.

Alla manifestazione hanno preso parte circa 1.500 persone che si sono mosse da piazza Carità, nel centro di Napoli e hanno raggiunto la galleria Umberto, in via Toledo. Da un palco allestito nella storica galleria, il cardinale Sepe ha tenuto un discorso, due pagine di intervento, parole durissime di condanna nei confronti dei clan.

"Non importa quanti siamo, perché la freddezza del numero è annullata dal calore dei cuori e dal comune sentire di un popolo. Conta, infatti, l’esserci, lo stare insieme, il pregare insieme del nostro unico Dio facendo memoria di tanti fratelli ai quali è stata tolta la vita senza colpa e senza ragione alcuno".

"Siamo qui non per denunciare la nostra debolezza ma per esprimere la nostra forza che non nasce dalla violenza delle armi bensì dal sacrificio dei nostri fratelli vigliaccamente uccisi. Sono proprio loro a motivarci perché costituiscono la linfa del nostro agire della nostra battaglia", ha detto dal palco della galleria Umberto l’arcivescovo di Napoli.

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