Bruxelles, 12 lug. – (Adnkronos) – Dinanzi alle nuove turbolenze dei mercati che hanno coinvolto in particolare l’Italia e che vengono lette come un attacco all’euro in generale, i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo "riaffermano il loro impegno assoluto a salvaguardare la stabilità finanziaria dell’eurozona". E, in una dichiarazione diffusa a tarda notte, dopo una riunione durata oltre otto ore, si dicono "pronti ad adottare ulteriori misure che miglioreranno la capacità sistemica dell’area euro di resistere al rischio contagio". "Siamo pienamente consapevoli che l’Italia ed altri Paesi sono sotto il tiro di una parte dei mercati finanziari e crediamo che la nostra dichiarazione offra una risposta adeguata", ha affermato in una conferenza stampa il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker.
Tra le risposte ipotizzate dai ministri dell’Eurogruppo, il rafforzamento della "flessibilità" e della "portata" del fondo salva-stati (Efsf), un allungamento delle scadenze dei prestiti e una riduzione dei tassi di interesse: questo potrebbe voler dire che l’European financial stability facility potrebbe prestare denaro alla Grecia per consentirle di ricomprare (è l’opzione ‘buy back’) parte del suo debito a un prezzo ridotto.
"In questa fase non escludo alcuna opzione", ha detto il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, mentre Juncker ha promesso che una decisione sulle modalità del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia verrà presa "a breve". "A breve significa a breve, significa al più presto possibile", ha assicurato il ministro delle Finanze lussemburghese. Secondo alcune fonti, una nuova riunione, forse a livello di capi di Stato e di governo dell’Ue, potrebbe tenersi già entro questa settimana.
L’Eurogruppo, si legge nella dichiarazione diffusa a Bruxelles, "ha discusso i principali parametri di un nuovo programma pluriennale di aggiustamento per la Grecia, che saranno fondati su forti impegni per il consolidamento fiscale, riforme strutturali a sostegno della crescita e su una sostanziale privatizzazione del patrimonio statale". "Mentre la resposabilità di risolvere la crisi greca spetta anzitutto alla Grecia, i ministri – sottolinea la nota – hanno riconosciuto la necessità di rafforzare la neces di una risposta politica più ampia e più a lungo termine per assistere il governo nei suoi sforzi per rafforzare la sostenibilità del debito e salvaguardare la stabilita’ finanziaria dell’area euro".
"Non è un problema di un solo paese ma di tutti noi", ha risposto il ministro delle finanze lussemburghese Luc Frieden a chi gli chiedeva della crisi finanziaria che sta colpendo l’Italia. "Viviamo in un mondo estremamente indipendente", per cui "permettere a un paese di avere un problema maggiore avrebbe un impatto su tutti" gli stati europei, ha sottolineato il ministro al suo arrivo a Bruxelles per l’Ecofin. Mostrarsi uniti per fare fronte alla crisi è l’unica soluzione. "Se stiamo uniti nessun paese sarà a rischio", ha continuato Frieden, che però non ha mai voluto fare il nome dell’Italia, spiegando che "non ha senso speculare su un paese o sull’altro, al momento ci stiamo occupando di Grecia, Irlanda e Portogallo e ci assicureremo che sia garantita la stabilità dell’eurozona" attraverso le varie misure previste.