Dal Pdl vento di crisi sul governo Pd: “Ora Monti salga al Quirinale”

Anche voci fuori dal coro come quella del senatore Beppe Pisanu che ha pronunciato il suo sì.
News Nazionali

Roma, 6 dic. (Adnkronos/Ign) – Venti di crisi sul governo. Il Pdl oggi ha disertato il voto di fiducia sul dl Sviluppo a Palazzo Madama in reazione alle parole del ministro Corrado Passera che aveva bocciato un ritorno di Berlusconi in campo definendolo "non un bene per l’Italia’.

La fiducia al decreto è passata lo stesso ma con soli 127 sì (su una maggioranza di 84), 17 no e 23 astenuti. Gran parte dei senatori del centrodestra hanno infatti deciso di non votare ma ci sono state voci fuori dal coro come quella del senatore Beppe Pisanu che ha pronunciato il suo sì.

Ad annunciare l’intenzione del gruppo Pdl di disertare la votazione "pur consentendo il mantenimento del numero legale", era stato Maurizio Gasparri sottolineando il segno di un "passaggio del nostro gruppo a una posizione di astensione nei confronti del governo".

Contro la scelta del Pdl che ha segnato la prima, seria, spaccatura della maggioranza che appoggia il governo tecnico, insorge il Pd: "Se il principale partito della strana maggioranza che sostiene Monti non vota la fiducia, e lo fa in modo irresponsabile, in un momento delicatissimo per il Paese, vuol dire che il governo non ha più la maggioranza – afferma la capigruppo in Senato Anna Finocchiaro -. Cosa succede in questi casi? Credo che Monti dovrebbe recarsi al Quirinale" per "consigliarsi con il Presidente della Repubblica, garante delle istituzioni e della credibilità del governo". Perché, secondo i democratici, la situazione creatasi con l’astensione Pdl sul dl sviluppo, "fatto di prima grandezza politica", possa essere risolta "solo nelle mani del Presidente della Repubblica".

‘Se c’è una maggioranza o meno bisogna chiedere al Pdl’, dice il segretario Pier Luigi Bersani. ‘Vediamo se si tratta di un’astensione su questo voto o di un’astensione politica. Io – aggiunge – non ho ancora capito bene’. Ma ‘oggi incontrerò i nostri capigruppo e faremo il punto. Stasera sarà chiaro in un senso o in un altro’ se ci sarà una crisi di governo.

A rilevare il "fatto non indifferente" verificatosi oggi è anche il presidente del Senato Renato Schifani che, fa sapere, terrà "informato il Capo dello Stato’ in quello che ha definito un "momento delicato", formulando gli auspici che le forze politiche trovino "le intese utili" per garantire che si arrivi alla fine della legislatura "con la massima coesione". 

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