Dl Imu, via libera dalla Commissione Finanze senza modifiche

Il decreto dovrà essere approvato entro il 29 gennaio.
News Nazionali

Roma, 20 gen. – (Adnkronos) – La commissione Finanze di Montecitorio approva il decreto legge Imu-Bankitalia, senza modifiche. Le principali misure contenute nel provvedimento sono l’abolizione della seconda rata Imu (sostituita dalla mini-Imu), l’aumento di capitale della Banca d’Italia, l’incremento degli acconti Ires e Irap e gli interventi per agevolare la dismissione degli immobili. Da domani il decreto legge sarà in aula, a Montecitorio, per ottenere il via libera definitivo entro il termine di conversione (29 gennaio).

L’appello lanciato dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che ha chiesto di approvare il testo senza modifiche, è stato accolto dalla maggioranza.

Resta l’impegno del numero uno di via XX settembre di ‘ritornare’ su ‘cose specifiche’, relative a Bankitalia, in altri provvedimenti. La decisione di non toccare il decreto legge a Montecitorio non è piaciuta alle opposizioni, che annunciano battaglia in aula.

IMU: Viene abolita la seconda rata Imu del 2013, sulle abitazioni principali. I proprietari dovranno pagare una mini-rata, pari al 40% degli incrementi di imposta stabiliti nell’anno dagli enti locali, con scadenza al 24 gennaio. Per il 2013 vengono stanziate risorse pari a 2,2 mld per i comuni, per compensare il minor gettito Imu. Con il provvedimento vengono erogati 1,8 mld mentre la quota restante sarà autorizzata con un decreto del Mef.

BANKITALIA: Viene autorizzato l’aumento di capitale, mediante utilizzo delle riserve statuarie, all’importo di 7,5 mld di euro. Le quote nominativa, fissate a 20.000 euro dal decreto legge uscito da palazzo Chigi, nel passaggio a palazzo madama sono state aumentate a 25.000 euro. Ciascun partecipante non può possedere una quota di capitale superiore al 3% (nel provvedimento uscito da palazzo Chigi la quota era fissata al 5%). Le categorie di investitori che possono acquistare le quote sono: banche e imprese di assicurazione che hanno sede all’interno dell’Ue, fondazioni bancarie, enti ed istituti di previdenza e assicurazione con sede in Italia e fondi pensione.

IMMOBILI: Per rendere più appetibile la dismissione degli immobili pubblici concesso agli acquirenti di sanare le irregolarità, successivamente al trasferimento dello stabile. Con un emendamento approvato da palazzo Madama viene stabilito che siano i ministeri dei Beni culturali e dell’Ambiente a individuare gli immobili che dovranno essere esclusi dalle dismissioni.

ACCONTI IRES E IRAP: L’acconto Ires e Irap vengono portati al 128,5% (dal 101%), nell’anno d’imposta 2013, per gli enti creditizi, finanziari, assicurativi e per Bankitalia. Un decreto del ministero dell’Economia ha incrementato gli acconti di un altro 1,5% portando il totale dell’acconto al 130%. Nel 2014 tutti i soggetti Ires calcolano l’acconto Ires in misura pari al 101,5%. Ma i soggetti interessati dal maxi-acconto dello scorso anno, dovranno aggiungere 8,5 punti percentuali. Con un provvedimento dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, da adottare entro il 31 dicembre di quest’anno, sarà disposto un ulteriore aumento delle accise sui carburanti, che scatterà nel 2015. 

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