Famiglia tradizionale sempre più in crisi, raddoppiano single e conviventi

Nel 1998 le coppie coniugate con figli rappresentavano il 46,2% delle famiglie italiane ma nel 2009 hanno perso dieci punti percentuali scendendo al 36,4%.
News Nazionali

Roma, 15 set. (Adnkronos/Ign) – La famiglia tradizionale è sempre più in crisi. Il modello della coppia coniugata con fligli perde colpi, mentre aumentano single e conviventi. E’ quanto emerge Report dell’Istat sulle forme familiari, relativo all’anno 2009 e reso noto oggi dall’Istituto nazionale di Statistica.

Nel 1998 le coppie coniugate con figli rappresentavano il 46,2% delle famiglie italiane ma nel 2009 hanno perso dieci punti percentuali scendendo al 36,4%.

Crescono specularmente tutte le ‘nuove’ forme familiari, dalle convivenze di coppie non coniugate alle famiglie ricostituite, dai single ai monogenitori non vedovi: sono circa 12 milioni gli italiani compresi in questo segmento statistico, quasi il doppio rispetto a un decennio fa, rappresentando circa un quinto dell’intera popolazione.

In particolare, sono quasi 6 milioni le persone che hanno sperimentato nel corso della loro vita la convivenza, considerando sia chi ancora convive che chi poi si è sposato oppure ha chiuso definitivamente l’unione. In crescita anche le convivenze prematrimoniali che sfiorano l’8%: il ‘periodo di prova’ in vista della successiva unione matrimoniale riguarda il 33% delle prime nozze e il 70% dei matrimoni successivi.

Le convivenze sono più diffuse al Nord-Est dove superano il 16% mentre al Nord-Ovest e al Centro si attestano al 13%, nelle Isole sono di poco superiori all’8% e al Sud del 4%. Quanto alle aree urbane, le convivenze nelle grandi città sono oltre il 15%. Il Trentino-Alto Adige è la regione con il numero percentualmente più alto di convivenze, pari al 20,4% seguita dalla Valle d’Aosta con il 19,7% dall’Emilia-Romagna con il 18,3% e dal Friuli-Venezia Giulia con il 17,2%.

L’esperienza ha interessato ben il 41% degli attuali divorziati e il 24% dei separati. Fra i laureati la percentuale, oltre il 19%, è più alta rispetto a chi possiede altri titoli di studio. L’insieme di coloro che hanno vissuto una libera unione è costituito nel 53,2% dei casi da coppie che sono poi approdate al matrimonio, nel 30,3% da chi sta ancora convivendo e nel 25,2% da coppie che hanno convissuto senza poi sposarsi o proseguire nella unione.

Cresce anche la percentuale delle coppie conviventi con figli: erano il 40,1% nel 1998 e sono il 49,7% nel 2009. Soltanto nel 36,4% però si tratta di figli di ambedue i partner, mentre nel 6,5% dei casi i figli sono solo di uno dei due partner e nel 6,9% appartengono sia a entrambi che a uno di loro. Figli minori vivono nel 44,1% delle coppie non coniugate.

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